18-25 Gennaio 2019: 111^ Settimana di Preghiera per l’Unità del Cristiani. Da un’illuminazione dell’episcopaliano americano Paul Watson è iniziata un’azione contagiosa che, dai movimenti giovanili americani alle Chiese europee del secolo XIX, ha dato ufficialmente inizio, nel 1908, ad una settimana di preghiera scelta tra due date simboliche per l’oikoumene cristiana: dal 18 gennaio, giorno dedicato alla Cattedra di Pietro, al 25 Gennaio, giorno dedicato alla conversione di san Paolo.
La Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani ha accompagnato ed accompagna tutt’ora la storia delle Chiese cristiane che ha trovato nel Concilio Vaticano II un punto di non ritorno fondamentale. Da quel momento sono stati compiuti gesti di portata storica davvero straordinaria. È significativo, per esempio, constatare come oggi le Chiese cristiane su alcuni punti nevralgici della storia contemporanea, come l’immigrazione e la salvaguardia del creato, effettivamente hanno manifestato consenso, comunione e azione.
La settimana di preghiera coinvolge donne e uomini che hanno sete di comunione e di dialogo. I momenti di preghiera celebrati nelle diverse Chiese cristiane offrono opportunità di incontro, di conoscenza, insieme all’invito a ritrovarsi e a frequentarsi, cioè ad abitare l’altro per come sente se stesso chiedendo, così, di essere riconosciuto e non condannato, ascoltato e non giudicato o addirittura escluso: questo è molto importante. Le Chiese cristiane dovrebbero sempre più investire nella formazione, compresa la catechesi confessionale, affinché i propri membri siano al passo e protagonisti del processo ecumenico.
La preghiera di unità dei cristiani ha sempre accompagnato le vicende difficili e belle delle Chiese. Oggi più che mai è importante dire quanto l’ecumenismo sia prezioso e quanto preziose siano le tracce che hanno segnato il sentiero dell’incontro, dell’ascolto, del confronto, perché le sofferenze del presente possano essere affrontate con saggezza, prudenza, rispetto, prendersi cura gli uni degli altri: è il Signore che vuole questo e ce lo chiede con la sua morte e risurrezione. È importante dire questo anche per il particolare momento che stanno vivendo il Patriarcato di Costantinopoli e il Patriarcato di Mosca.
La giustizia e solo la giustizia seguirai è il tema (16,18-20) che la Chiesa Indonesiana incaricata, ha scelto per quest’anno (cfr. https://ecumenismo.chiesacattolica.it/2018/10/29/settimana-di-preghiera-per-lunita-dei-cristiani-18-25-gennaio-2019/). La giustizia che il Signore ha compiuto nella sua Pasqua è la strada maestra che siamo chiamati a praticare insieme perché il mondo creda che Lui ci ha salvati.
Don Giuliano Savina
Direttore Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo