Molta carne al fuoco nel corso della riunione dei Vicari foranei martedì 6 e mercoledì 7 novembre scorso in Seminario a Como col Vescovo Oscar.
Il ruolo e i compiti del Vicario Foraneo
Con una riflessione tratta dal cap. 12 della Lettera ai Romani, il vescovo Oscar ha introdotto il confronto sul tema del ruolo e dei compiti specifici del Vicario Foraneo, proseguito poi in quattro gruppi di discussione. Un compito “istituzionale”, quello del Vicario Foraneo, che non deve però ridursi a un mansionario pratico (il “postino” delle iniziative diocesane) o peggio ancora a un ruolo burocratico o “di controllo”. Al Vicario Foraneo spetta di attuare, in misura esimia, quel compito che appartiene nativamente ad ogni presbitero, ossia la comunione sacerdotale, la tessitura delle relazioni. Con un occhio di riguardo, evidentemente, per i presbiteri anziani, malati, tendenti all’isolamento ed all’autoreferenzialità, o per diversi motivi in difficoltà. Cose ben note, che però occorre periodicamente ripassare e condividere. Il rischio è che il vicariato si riduca ad un insieme di iniziative senza vera relazione, né compagnia o prossimità. Occorre far proprio l’invito del Papa, secondo il quale “l’unica autorità è quella che nasce dal mettersi ai piedi degli altri per servirli nel nome di Cristo”, e che “le persone si guardano dall’alto solo quando le aiutiamo a rialzarsi” (papa Francesco ai nuovi Cardinali). Chiusura e solitudine intervengono a volte nella vita dei preti del vicariato, per cui al vicario foraneo occorrono molta fermezza e dolcezza (“non si può fare un intervento chirurgico senza anestesia” sempre papa Francesco). Il Collegio dei Vicari Foranei ha poi proseguito la discussione confrontandosi su alcune questioni concrete (per es. la firma disgiunta sui conti correnti parrocchiali; il funzionamento delle “comunità pastorali” con un unico parroco; la possibilità che siano i Vicari stessi ad amministrare le Cresime nel vicariato…), per culminare, nella mattinata di mercoledì, con la presentazione, da parte del Vicario Generale don Renato Lanzetti, dello schema per la “visita vicariale” nelle parrocchie.
Il Sinodo
Secondo grande tema di confronto, i lavori del Sinodo. Anzitutto si è fatto il punto sull’andamento della “fase di consultazione”, rilevando le fatiche ma anche diverse iniziative interessanti in atto nella Diocesi. Si è ribadito che il tema del Sinodo è la misericordia nella sua declinazione nei cinque ambiti indicati (comunità, famiglia, giovani, poveri e preti), non sono i cinque ambiti stessi. E’ emersa la necessità non solo di attivare dei “gruppi di consultazione” secondo uno schema il più ampio e libero possibile, ma anche di formare un gruppo di “coordinatori” dei gruppi di consultazione stessi. L’esperienza della Peregrinatio Mariae sta riscuotendo un grande favore nel popolo di Dio ed è di buon auspicio per la riuscita del Sinodo. Don Stefano Cadenazzi ha poi illustrato il Regolamento del Sinodo , approvato dal Vescovo il 5 novembre. Sono stati così definiti i membri dell’Assemblea sinodale: 150 sono i membri di diritto (consiglio episcopale, consiglio presbiterale, consiglio pastorale diocesano, canonici della cattedrale, vicari foranei, direttori degli uffici di curia, rettore del seminario, membri della commissione preparatoria). Fra i membri designati (dai competenti uffici pastorali): 4 coppie di sposi, 6 docenti di storia, 6 giovani, 4 immigrati cattolici, 6 operatori Caritas. 2 sono i laici delle Chiese orientali di rito diverso da quello latino. Membri elettivi sono invece 1 presbitero per ogni vicariato (eletti a doppio turno con ballottaggio, se nessuno raggiunge la maggioranza qualificata); da 1 a 4 laici per ogni vicariato, eletti dai consigli pastorali vicariali; 10 laici della consulta delle aggregazioni laicali; 11 rappresentanti della vita religiosa maschile, femminile e degli istituti secolari (eletti dalle rispettive segreterie); 1 diacono permanente; 1 membro dell’«ordo virginum»; 1 seminarista. Don Stefano ha poi presentato la prima bozza del Vademecum che disciplinerà le modalità concrete della fase celebrativa del Sinodo, con la riunione delle 5 commissioni sinodali che dovranno redigere l’Instrumentum laboris dell’Assemblea sinodale (dal 1° marzo a fine dicembre 2019), e quindi la fase propriamente assembleare, comprendente una dozzina di sessioni a partire dal 12 gennaio 2020. Il Vademecum è ancora in via di definizione, quindi i particolari verranno resi noti appena possibile.
Varie
Infine, i Vicari Foranei hanno preso atto di alcune iniziative e novità. Fra cui la campagna di abbonamenti al Settimanale diocesano (rivolta ai membri dei Consigli Pastorali Vicariali e agli operatori degli Uffici diocesani di pastorale), le complesse novità legislative collegate al trattamento dei dati personali e alla tutela della privacy (in attuazione del Regolamento UE 679/2016), e le possibilità legate al “Progetto Alternanza Scuola/Lavoro” per impieghi presso parrocchie o Caritas parrocchiali.