Le esigenze della programmazione pastorale e della formazione spirituale si sono saldate insieme nella “tre giorni” vissuta dai Vicari Foranei a Capiago. Il Collegio dei Vicari foranei si è infatti riunito nella mattinata e nel pomeriggio del lunedì per dare attuazione all’ordine del giorno che prevedeva due punti: anzitutto l’analisi della situazione e delle possibili soluzioni circa i sacerdoti anziani, ammalati e quiescenti; in secondo luogo il tema di come favorire l’unità del presbiterio pur in presenza di molteplici diversità, fra i sacerdoti, anche nella visione di Chiesa e delle strategia pastorali.
Terminata la riunione collegiale nel pomeriggio di lunedì ha preso avvio il Corso residenziale di formazione. A cui hanno preso parte, oltre ad alcuni vicari foranei, anche i sacerdoti di più recente ordinazione. Per un totale, insieme agli altri iscritti, di 31 partecipanti. Il Corso si è svolto secondo la formula collaudata del “metodo narrativo”. Introdotto da una lezione della dr.ssa Katia Ascorti sugli aspetti relazionali della comunicazione di sé nel gruppi, le altre fasi sono state il lavoro di ricerca e di riflessione personale, il confronto nei quattro gruppi di ascolto e condivisione, la relazione dell’esperto (don Francesco Scanziani, docente di antropologia teologica alla facoltà teologica di Milano). Filo conduttore delle giornate è stato il tema della “vocazione”: intesa non solo come vocazione a un particolare “stato di vita” ma primariamente come “chiamata alla vita” nella propria esperienza storica e familiare, e come “chiamata alla fede” nel cammino della vita cristiana. L’intervento di don Scanziani è stato particolarmente apprezzato per il so profilo di sintesi sul tema vocazionale, ma la vera ricchezza del Corso è stata – come già rilevato nelle precedenti edizioni – la possibilità di un dialogo e di uno scambio fraterno a partire dalla propria esperienza. Esercizio, per i presbiteri quanto mai salutare e necessario, proprio alla luce della sua relativa rarità.
In allegato l’omelia del Vicario generale, don Renato Lanzetti, durante la Messa di mercoledì, che ben illustra la bellezza e la positività di questo appuntamento di formazione per il clero.