Miei cari fratelli e sorelle,
è giunto il tempo di Quaresima: aiutiamoci a viverla in piena consapevolezza. Questo tempo speciale di grazia che il Signore ci dona ci aiuti ad incarnare più intensamente e più concretamente il mistero pasquale nella nostra vita personale, familiare e sociale.
In questo periodo quaresimale ogni parrocchia è solita offrire ulteriori occasioni di conversione, “tempi supplementari” perché sia data a tutti la possibilità di divenire conformi a Cristo, lasciandosi guidare dallo Spirito Santo. Non mancano nemmeno proposte dei diversi vicariati (celebrazioni penitenziali, via crucis, etc…), come dalla diocesi, in particolare i suggerimenti del Centro Missionario e della Pastorale giovanile. Il messaggio del Papa per la Quaresima ci offre prospettive ulteriori che ci permettono di intravvedere le inimmaginabili conseguenze che derivano dalla nostra rigenerazione in Cristo.
Frutto della Quaresima è l’essere liberati dal peccato per divenire più simili a Cristo, dono della Misericordia, e vivere con gioia la piena libertà dei figli di Dio, segno del nostro quotidiano impegno di conversione. Esso è attuato mediante il digiuno, la preghiera, l’elemosina, strumenti che rigenerano non solo noi stessi e quanti condividono il cammino della vita, ma sviluppano anche un influsso benefico nei confronti dell’intera creazione. Il digiuno serve per evitare la tentazione di “divorare tutto”, pur di saziare la nostra ingordigia. La preghiera ci libera dalla autosufficienza del nostro io e ci fa sentire bisognosi della misericordia del Signore. L’elemosina ci aiuta a uscire dalla logica dell’accumulare solo per noi stessi. In questo modo, saremo aiutati a sradicare la logica del peccato che è in noi, fino a costruire non solo un rapporto armonioso con gli altri, ma anche con l’ambiente in cui viviamo, non più rapportandoci nei suoi confronti come se fossimo padroni assoluti, ma usandolo per il fine voluto dal Creatore. Vivere da figli, dunque, fa del bene anche al creato, cooperando alla sua redenzione. Lo attesta un brano della lettera ai Romani di san Paolo apostolo, citato da papa Francesco nel suo messaggio quaresimale (clicca qui) là dove afferma che “l’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio” (Rom 8, 19). Se la Pasqua è la festa della chiamata dell’uomo a una nuova generazione (vivere, mediante il Battesimo, da figli di Dio e da fratelli tra noi), anche l’ambiente attorno a noi e il futuro di quelli che verranno dopo di noi potranno essere migliori. Aiutiamoci a comprendere che tutti noi siamo incaricati di coltivare, custodire e curare il Creato trasformandolo da deserto a un giardino, identificandoci così nel ruolo di “sacerdoti del creato”. Siamo custodi non solo dei nostri fratelli e sorelle, ma anche dell’ambiente che ci circonda. Anche del nostro impegno nella salvaguardia del Creato ciascuno dovrà rendere conto!
Facciamo in modo che la bellezza della natura possa restare, attraverso la nostra vigile cura, uno specchio dell’amore paterno e materno di Dio per tutte le sue creature
Quotidianamente, anche sul sito diocesano, troverete le preghiere del sussidio di preghiera “Testimoni dell’amore più grande. Con le nostre mani, ma con la Tua forza”, perché, anche attraverso di esso, possiate riprendere in mano la vostra vita e insieme possiamo riprendere in mano la nostra Chiesa.
Buon cammino quaresimale a tutti.
+ vescovo Oscar
6 marzo 2019