La stagione della pandemia ha imposto un stop ai normali appuntamenti della formazione permanente del clero. Adesso che ne stiamo lentamente uscendo, confidando ovviamente in un trend positivo dell’evoluzione pandemica, le iniziative stanno gradualmente riprendendo, facendo però tesoro dell’esperienza di questi mesi. Esperienza per molti aspetti destabilizzante, ma che in una lettura di fede non può non portare a individuare i segni e gli stimoli positivi che Dio pone nella nostra storia. In questa direzione si sono radunati i vicari foranei in due scadenze ravvicinate – il 31 agosto e il 7 settembre – per avviare un confronto destinato a continuare a livello di presbiterio vicariale nei prossimi mesi, fino alla scadenza dell’Assemblea generale del clero del 1° dicembre prossimo. Cosa ci sta chiedendo Dio attraverso l’esperienza del coronavirus? Quale idea di Chiesa occorre ripensare e riformulare? Ovviamente questo cammino di formazione permanente del clero tiene conto, e anzi si innesta, nel più ampio cammino di discernimento e di scelta portato avanti dal Sinodo diocesano.
Se l’interrogazione sul coronavirus e sui suoi riflessi ecclesiali e sociali occupa il centro del cammino formativo permanente, altre questioni meritano però un’attenzione particolare. Si tratta
in particolare dell’apertura in Diocesi del Servizio di Tutela Minori e Persone Vulnerabili, e dell’avvio all’utilizzo della nuova versione del Messale Romano. A questi due temi, certo non marginali,
saranno dedicati alcuni incontri di aggiornamento «on-line», attraverso la piattaforma digitale che permetterà ai relatori di raggiungere i sacerdoti di ciascun vicariato riuniti insieme nella sede vicariale (o in altro luogo provvisto della necessaria dotazione tecnologica). I singoli Vicari foranei sono quindi invitati a individuare tale luogo idoneo e a contattare l’ufficio diocesano delle comunicazione sociali per tutti i dettagli tecnici della video-conferenza.
Naturalmente vicariati più piccoli possono anche aggregarsi fra di loro indicando un punto di ritrovo comune. La presentazione della nuova edizione del Messale Romano avverrà martedì 17 novembre. Per quanto riguarda il Servizio diocesano di Tutela Minori e Persone Vulnerabili avverrà in due videoconferenze. La seconda, in data ancora da stabilirsi, sarà nel mese di febbraio 2021. La prima invece avrà luogo martedì 22 settembre, dalle ore 10.00 fino alle 13.00. Con il seguente programma:
* ore 10.00: attivazione del collegamento, preghiera introduttiva, saluto e introduzione da parte del Vescovo e intervento di don Luigi Chistolini, (referente del Servizio Tutela Minori);
* ore 10.30: relazione di don Marco Nogara (Vicario Giudiziale e Cancelliere della Diocesi, e membro del Servizio Tutela Minori): Il chierico nel Vademecum 1.0 della Congregazione per
la Dottrina della Fede del 16 luglio 2020: un approccio giuridico-pastorale;
* ore 11.00: pausa e prima possibilità, da parte dei sacerdoti riuniti in vicariato, di formulare domande e interventi via chat;
* ore 11.15: relazione del dott. Giuseppe Anzani (già Magistrato e Presidente del Tribunale di Como, e membro del Servizio Tutela Minori): Rinnovamento nella Chiesa: collaborazione e
partecipazione dei laici nelle situazioni trattate dal Vademecum 1.0 della Congregazione per la Dottrina della Fede;
* ore 11.45: relazione del dott. Claudio Marcassoli (Psichiatra e Psicoterapeuta, e membro del Servizio Tutela Minori): Abuso sui minori: cosa è, come riconoscerlo, segni e sintomi
* ore 12.15: seconda possibilità, da parte dei sacerdoti riuniti in vicariato, di formulare domande e interventi via chat. L’avvio di uno sportello diocesano per
la tutela dei minori e delle persone vulnerabili (che concretamente avrà sede presso il Centro pastorale Cardinal Ferrari a Como) corrisponde a una precisa indicazione data dalla Conferenza Episcopale Italiana attorno a una problematica di grande delicatezza e complessità, che chiede appunto l’attivazione di una competenza specifica. Approfondimenti e ragguagli più dettagliati saranno appunto offerti durante la video-conferenza.