Dopo la riapertura del cinema Excelsior, Sondrio attende l’inaugurazione del nuovo oratorio di San Rocco, alla quale mancano poco più di tre settimane. Domenica 11 ottobre, alle 10, sarà il vescovo, monsignor Oscar Cantoni, a presiedere la Messa all’aperto e a benedire l’oratorio. Per quel giorno i lavori saranno terminati e la struttura sarà effettivamente fruibile. Queste, dunque, sono settimane intense per gli operai impegnati dal giugno dello scorso anno, dopo i rallentamenti subiti nei mesi di lockdown. A pian terreno del nuovo edificio, oltre all’atrio d’ingresso, ci sono il grande salone per giochi e incontri, la palestra, il bar e la cucina, un ufficio di segreteria e quello del direttore dell’oratorio (con pareti in vetro per osservare tutti gli spazi), i servizi igienici e il corpo scale con ascensore.
Al primo piano si trovano otto aule per incontri e catechismo, una delle quali può fungere anche da sala riunioni. Oltre ai servizi igienici, collegati da una seconda scala con il pian terreno, ci sono anche gli spogliatoi per la palestra e dei vani che saranno utilizzati dalla Polisportiva giovanile salesiana. Il secondo piano, invece, che avrebbe dovuto diventare un salone secondo il progetto iniziale, per il momento non sarà completato. Predisposti tutti gli impianti e i servizi, rimarrà al rustico. Altra variazione al primo progetto riguarda quello che avrebbe dovuto essere il piano interrato, stralciato dai lavori. Lì avrebbero dovuto trovarsi la cucina con dispensa, inserita al primo piano, il refettorio, vani tecnici e spogliatoi per i campi sportivi. In compenso, sono stati conservati nella loro precedente collocazione i vecchi spogliatoi, che si trovano tra i campi completamente rifatti. Per quello da basket è prevista in questi giorni la gettata in cemento del fondo, quindi sarà realizzato anche quello da calcio a 7 in erba sintetica, grazie all’accordo con un privato, cui la parrocchia ha ceduto il sottosuolo per la realizzazione di box interrati con accesso da via Lusardi.
Il progetto, così come si sta compiendo, ha un costo di 2 milioni e 250 mila euro, finanziati per un milione e 100 mila euro da Fondazione Cariplo. Con i diversi contributi raccolti ormai da due anni a questa parte, ora mancano ancora circa 300 mila euro a coprire le spese.
Alberto Gianoli per “Il Settimanale della Diocesi di Como”