Il Coordinamento servizi “Porta Aperta” della Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio Onlus ha una nuova sede a Como, in viale Varese 25, accanto alla Basilica del Santissimo Crocifisso.
Il trasloco è avvenuto nella settimana che si sta per concludere e da lunedì 12 ottobre il servizio, fiore all’occhiello della rete Caritas nella città di Como, aprirà nei nuovi locali concessi il locazione dalla parrocchia della Ss. Annunciata; spazi che sono stati completamente ristrutturati e ammodernati negli ultimi mesi.
Qui riprenderanno le normali attività svolte da “Porta Aperta” fin dalla sua nascita, nel settembre 1999, a partire dall’attività di ascolto e orientamento ai servizi del territorio per i senza dimora che vivono in città di Como.
«Abbiamo cercato di creare il minor disagio possibile ai nostri utenti, già provati da un periodo non facile legato alle conseguenze che l’emergenza Covid sta avendo sulla normale attività dei servizi presenti in città, e dopo pochi giorni di stop siamo pronti a ripartire. Per “Porta Aperta” questo rappresenta realmente un nuovo inizio», precisa il responsabile del servizio, Beppe Menafra.
Il trasloco, dall’attuale sede di via Tatti 18, si è reso necessario per far fronte a una necessità di ampliamento degli spazi a disposizione e per venire incontro alle esigenze dei Padri della Missione che, dopo tanti anni, hanno espresso l’esigenza di rientrare in possesso dei locali concessi gratuitamente alla Fondazione Caritas sin dal 2004 (precedentemente “Porta Aperta” era ospitata sempre dai Padri della Missione negli uffici di via Tatti 16). A loro il grazie di cuore per la proficua collaborazione instaurata e vissuta in questi anni.
«L’ampliamento dei locali – continua Menafra – si è reso necessario per permetterci di migliorare l’accoglienza e l’ascolto delle persone e ciò diventa ancor più importante oggi, a fronte delle misure di distanziamento introdotte per prevenire la diffusione del Covid».
La nuova struttura è formata da otto locali disposti su due piani: due vani saranno destinati a sala d’attesa e accettazione, mentre i restanti saranno a disposizione dei cinque operatori della Fondazione Caritas in servizio a “Porta Aperta” e dei circa venti volontari che si alternano durante le tre aperture settimanali per i colloqui individuali.
«Ripartire in un luogo nuovo, bello e accogliente rappresenta per noi uno stimolo a continuare con passione e dedizione il nostro servizio», è il commento del direttore della Caritas diocesana Roberto Bernasconi. «Questa nuova apertura – aggiunge – sottolinea l’impegno della rete Caritas, insieme alla comunità ecclesiale, sul fronte delle povertà e, proiettandosi verso il futuro, rinnova la nostra missione nel prestare ascolto alle persone e ai loro bisogni anche in contesti di cambiamento come quelli che stiamo vivendo».
Sono circa 20mila le persone transitate per i locali di “Porta Aperta” dalla sua apertura a oggi con una media di circa mille persone all’anno: nel corso del 2019 si sono rivolte al servizio 1229 persone a fronte delle 1179 del 2018.
Nel settembre 2020 gli accessi registrati sono stati 248 (un numero in linea con il dato registrato nel settembre 2019 quando erano 252).
Il Coordinamento servizi “Porta Aperta” è aperto tutti i lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00.