In questi giorni è stato perfezionato e approvato il logo ufficiale per la beatificazione di suor Maria Laura Mainetti, che si svolgerà a Chiavenna il 6 giugno 2021. «Siamo partiti dalla fotografia che più l’ha descritta e rappresentata in questi anni – spiega la grafica che lo ha realizzato, Lucia De Alberti –. Suor Maria Laura ha lo sguardo sorridente verso l’alto. Il volto è stilizzato: un’icona essenziale, semplice, pensata per “parlare” a tutti, soprattutto ai giovani, ai quali suor Laura ha sempre riservato un’attenzione speciale». Essenziale anche la palette dei colori: il marrone in due tonalità, l’azzurro e tanto bianco. «Richiamano la vita terrena e quella spirituale – riprende De Alberti –, gradazioni che troviamo anche nella fotografia originale». Accanto al volto di suor Mainetti c’è la croce: simbolo di fede, segno di martirio e nome della famiglia religiosa a cui suor Laura appartiene, le “Figlie della Croce”. «È espressione della carità – conclude Lucia De Alberti –, vuole significare la sua sensibilità nei confronti del prossimo, in particolare i giovani e i poveri. È la sintesi del sacrificio di una vita spesa per “il suo Gesù” come suor Maria Laura stessa diceva spesso». Il logo verrà utilizzato per le stampe e le realizzazioni grafiche che accompagneranno e caratterizzeranno la beatificazione. «Sono tre gli aspetti che contraddistinguono questo logo – riflette monsignor Andrea Caelli, arciprete di Chiavenna –. Innanzitutto il volto e lo sguardo di suor Maria Laura. È un volto che “si volta”, che non resta ripiegato su se stesso ma si apre all’Altro, a Dio, ai fratelli e alle sorelle, in particolare ai più fragili, nei quali Dio si fa presente». Quello di suor Laura è uno sguardo «profetico, che trascina la comunità, in un cammino di Chiesa da fare insieme». Il secondo elemento è la Croce: «la Croce – ribadisce don Andrea – è la fonte della sua vocazione (in una famiglia religiosa di cui ha raccolto un respiro di spiritualità e stile di vita), è la misura del suo essere dono d’amore nel quotidiano e nel martirio, è il mistero che ci parla del Crocifisso, che è amore, che apre alla Trinità ed è sorgente di vita per l’umanità». Suor Maria Laura è stata la prima martire del nuovo millennio, nell’Anno Santo indetto da san Giovanni Paolo II: «nel logo – conclude monsignor Caelli – abbiamo riportato con semplicità la data della beatificazione e il nome di suor Maria Laura, nel quale tutti ci riconosciamo: come persone, come Chiesa diocesana e come Chiesa universale, chiamata a uscire da sé per annunciare, con la vita, il Cristo Risorto».
ENRICA LATTANZI (per “il Settimanale” #45/2020)