Cari fratelli e sorelle in Cristo, so che avete atteso con trepidazione la nomina del vostro nuovo parroco, destinato a proseguire l’impegno svolto con tanta sollecitudine da don Giovanni Corradini, che ho presentato il mese scorso alle Comunità di Albate e Muggiò.
Gli subentra ora don Marco Pessina, proveniente dalla Comunità parrocchiale di Prestino, che imparerete a conoscere e a collaborare con lui per costruire insieme le vostre Comunità.
Ciascuno di noi è unico e originale. Così don Marco si presenterà con le sue belle doti, con la ricchezza della sua esperienza umana, cristiana e sacerdotale, in modo che voi imparerete ad apprezzarlo e stimarlo.
Don Marco è felice di venire tra voi, condizione molto importante ed essenziale, ed è inoltre ancora abbastanza giovane così da essere dotato di forza e di entusiasmo per poter esservi di aiuto, di guida e di conforto.
Non gli manca il fervore per affrontare le nuove responsabilità, ma è dotato anche di saggezza, così da comprendere la vostra situazione comunitaria, come anche accogliere e valorizzare la vostra partecipazione attiva nella conduzione della Comunità.
Tutti abbiamo bisogno gli uni degli altri, anche perché nella evangelizzazione non esistono discepoli solitari o autonomi.
Ognuno, quindi, metta a disposizione degli altri i carismi ricevuti, in modo da edificare gli altri nella carità.
Voi laici siete indispensabili all’interno delle Comunità e sono certo che con la vostra presenza, sarete una proposta di vita che attrae e affascina quanti sono alla ricerca di verità, bellezza e fraternità.
Oggi la Chiesa conta su di voi non solo per il contributo operativo, ma soprattutto per una vicinanza nella pastorale, nello stile della sinodalità, che deve caratterizzare ogni comunità cristiana. Lo stile sinodale è ciò che Dio vuole per la Chiesa del nuovo millennio, ha ripetuto più volte papa Francesco e noi abbiamo rimarcato questa caratteristica nel recente Sinodo diocesano e confermato nel testo sinodale, Testimoni di misericordia.
Caro don Marco, ti conosco da molto tempo e non c’è bisogno che ti confermi la mia fiducia, oltre che la mia vicinanza. Buon cammino apostolico, sorretto dalla benedizione che invoco su di te e su quanti ti sono affidati.
Oscar card. Cantoni