Ringrazio vivamente don Rossano Quercini, parroco di Breccia e don Andrea Pelozzi, vicario parrocchiale, che hanno accolto volentieri la proposta di creare una comunità pastorale tra le due parrocchie di Breccia e di Prestino.
So che i membri della comunità parrocchiale sono già stati informati circa le motivazioni che hanno portato a questa decisione.
Senza l’accettazione convinta di questo nuovo modo di fare Chiesa, derivata da una ecclesiologia di comunione, in uno stile di stretta collaborazione e di dialogo, che si impara facendo, non sarebbe stato possibile realizzare una scelta così come l’abbiamo progettata.
Con l’avvio di questa nuova Comunità pastorale, voi imparerete a poco a poco la non facile arte del camminare insieme, vivendo una progressiva vita di relazione tra le due parrocchie, o meglio tra voi parrocchiani delle vostre due comunità.
Non sono necessari gesti straordinari per crescere nella vita di comunione. Ciò che è utile, invece, è la testimonianza di persone generose, uomini e donne di tutte le età, che si sentono coinvolti, contenti di camminare insieme, scambiandosi generosamente i doni ricevuti. Perché tra noi non c’è che scambio!
Sarete sostenuti anche dalla presenza come collaboratore di don Angelo Riva, che già ben conoscete e apprezzate, e che ha già dato larga prova nel dono di sé, a servizio di questa Comunità di Prestino.
Domenica scorsa molti di voi hanno accompagnato don Marco alle sue nuove Comunità, che l’hanno accolto con molta gioia. Lo ringrazio ancora, anche da qui, per il bene che ha diffuso a Prestino in questi anni e per la sua generosità, unita ad un entusiasmo non comune.
L’impegno di lavorare insieme, laici e sacerdoti, è motivato non solo perché in questi anni i sacerdoti sono pochi, ma perché, con il dono del Battesimo e la Cresima, tutti noi, sia laici che sacerdoti, siamo discepoli missionari, chiamati a diffondere insieme, ciascuno secondo la propria vocazione, nel nostro ambiente di vita, il Vangelo con la parola, ma soprattutto con la testimonianza una vita vissuta in modo evangelico.
Le comunità cristiane, che vivranno un medesimo cammino di fede, potranno sentirsi costruttori di Chiesa nella misura in cui tutti si sentiranno coinvolti e responsabili in prima persona. Ne uscirà qualcosa di nuovo e di fecondo.
Ve lo auguro di tutto cuore, mentre vi benedico nel nome del Signore!
Oscar card. Cantoni