Caro don Feliciano,
Oggi incominci una nuova stagione della tua vita.
Dio ti invia per una nuova missione in questa comunità pastorale e con persone pronte ad accoglierti con tanta speranza per camminare insieme come discepoli del Signore.
È un grande segno di stima e di fiducia che il Signore ti dona, una prova della sua fedeltà nei tuoi confronti.
Rispondi con la generosità e l’impegno che ti ha sempre contraddistinto, ma anche consapevole dei molteplici nuovi doni che Dio ti offre e che mette a tua disposizione.
Arricchito di nuova sapienza, entra dunque con fiducia in questo tuo nuovo campo apostolico che la Chiesa ti affida.
Entra, però, in punta di piedi e considerala come la nuova “terra santa” che Dio ti dona.
Riconosci i cammini di santità che qui sono stati tracciati nel tempo, anche attraverso i diversi sacerdoti che si sono succeduti, da ultimo don Lorenzo, che sinceramente ringrazio.
Anche in questa terra, dentro una storia ordinaria, del tutto normale, lo Spirito santo agisce nel cuore dei singoli battezzati e delle comunità, nelle realtà comuni, che non hanno niente di straordinario e di appariscente.
L’impronta di Dio, anche se silenziosa, mantiene viva la fede di queste popolazioni, così da continuare a produrre frutti di vita evangelica, che saprai riconoscere e promuovere.
Perciò esercitati con pazienza nell’ascolto delle situazioni reali delle persone e delle comunità, dei cammini di fede che lungo gli anni qui si sono sviluppati, ma anche impara a discernere insieme ai nuovi fratelli ciò a cui ci si deve aprire e impegnare, obbedienti alle attuali sfide.
Tu aggiungerai del tuo, ricco dell’esperienza pastorale che hai maturato lungo gli anni del tuo ministero pastorale, ma sempre attento alla situazione reale di questo territorio, molto diverso da quello in cui finora hai vissuto e operato.
Sii premuroso e insieme grato nell’accogliere la sensibilità, i consigli e le attese di questo popolo di Dio, le esigenze reali e possibili che possono aiutare le diverse categorie di persone che vogliono continuare a crescere nella fede e a riconoscere la misericordia di Dio che si rivela nell’oggi della Chiesa e del mondo.
Fa’ in modo che la comunità cristiana non si chiuda in sé stessa perché in questo caso perderebbe la sua ragion d’essere.
Da questo, infatti, si riconosce la vitalità di una Chiesa: se qualcuno, pienamente integrato nella cultura secolarizzata di oggi, possa essere toccato dalla verità, smosso dalla forza e dalla bellezza del Vangelo e ancora: se la Chiesa riesce a indicare la via per una vita felice, buona e umana, così da apportare luce e speranza nell’ambiente in cui gli uomini vivono, di fronte alle sfide sociali che l’umanità sta oggi affrontando.
Coraggio, dunque, e al lavoro. Ti assiste la beata vergine Maria dal nostro comune santuario del Soccorso.
Con affetto di padre, di fratello e di amico.
+ vescovo Oscar card. Cantoni