Cari parrocchiani di CITTIGLIO e di BRENTA,
il Signore Gesù vi dona oggi, per mezzo della sua Chiesa, in don Livio un nuovo pastore con cui continuare il vostro cammino di fede. Ringraziate dunque il Signore per la sua fedeltà: non è più automatico che all’uscita di un sacerdote da una parrocchia ne succeda un altro! In molte parti del mondo, ma oggi anche in Italia, purtroppo, a causa del rarefarsi delle vocazioni sacerdotali, molte comunità rimangono prive di pastori.
Se avere a disposizione un nuovo sacerdote, interamente dedito alle vostre Comunità, è un dono, nello stesso tempo, però, da parte vostra, il compito non è solo di accoglierlo, come state facendo, ma anche di partecipare attivamente alla sua missione pastorale, perché tutti i battezzati sono responsabili dell’annuncio della fede e della testimonianza cristiana. Tutti, infatti, siamo discepoli missionari, tutti siamo invitati ad annunciare il Vangelo, “in tutti i luoghi, in tutte le occasioni, raggiungendo quanti hanno bisogno della sua luce”.
Ringrazio e saluto di nuovo chi per alcuni anni vi ha accompagnato fin qui, don Daniele Maola, che ho chiamato a inserirsi, già da qualche mese, nella parrocchia di S. Agata in Como. Valorizzate la testimonianza di fede che egli vi ha lasciato e coltivate quelle virtù che egli ha testimoniato quando era tra voi. I sacerdoti si succedono, ciascuno con le sue caratteristiche e specificità: occorre saper in un qualche modo afferrare la grazia di ciascuno e ricordare con gratitudine il tempo che ha caratterizzato la loro presenza tra voi.
Naturalmente, diversa è la personalità e la storia di don Livio, così che non sarebbe opportuno fare comparazioni. Accogliete i doni specifici che egli possiede (e sono molti!), mentre imparerete lungo il tempo a conoscerlo e a volergli bene.
Se don Livio necessita di un incoraggiamento mi pare che questo consista nell’aiutarlo a leggere nella fede la realtà del vostro territorio, con le positività e le sfide che, come ovunque, esso presenta.
Don Livio proviene da una terra della nostra Diocesi, la Valtellina, la cui storia di fede è assai differente dal vostro ambiente di vita, ma questa differenza, invece di essere considerata un ostacolo, deve essere interpretato come una ricchezza. Lo Spirito santo che penetra in ogni situazione umana, possiede una “inventiva infinita” (EG 178), così che può aiutarvi a valorizzare al meglio quanto di positivo ha vissuto in quell’ambiente, ricco di fede e di storia, a servizio della comunità in cui è stato pastore, Poggiridenti, ma anche dei tanti giovani che egli ha incontrato nelle diverse realtà giovanili.
Gli abitanti di Poggiridenti hanno voluto a più riprese, in questi mesi, rendermi partecipe della loro gratitudine per aver avuto come parroco don Livio, senza nascondermi nemmeno il loro rammarico per doversene ora separare.
Ogni distacco è sempre doloroso, ma io credo che il cambiamento che ho chiesto a don Livio gioverà molto, non solo per permettergli di ampliare i confini territoriali della nostra Chiesa diocesana, ma anche per dilatare il suo cuore, così che ora trovi spazio anche per inserire le vostre persone, con le gioie, i dolori e le vostre speranze.
Mentre ringrazio chi ha coordinato la parrocchia in questi mesi, don Silvio Bernasconi, con i due vicari, don Giuseppe e don Pierre Claude, porgo ogni augurio di bene al caro don Livio.
Il Signore Gesù, buon pastore, che hai amato e servito in Valtellina, è già qui. Ti ha preceduto e ti ha aperto la strada. Non mancherà di sostenerti nel tuo nuovo ministero e di moltiplicare il bene che, a piene mani, tu sei disposto a seminare: ovunque e a tutti, senza risparmio e senza paura.
Conta sulla mia vicinanza paterna e fraterna e sulla mia costante preghiera per te e per il popolo che Dio ti affida.
Cittiglio, 1 settembre 2018.