Caro don Stefano e voi tutti, familiari e amici, religiosi e religiose della Congregazione Guanelliana, che formate questa assemblea Santa
Rallegriamoci tutti nel Signore. L’invito alla gioia è un obbligo per i discepoli di Gesù, una grazia dello Spirito Santo per quanti, come Maria, sono chiamati ad essere santi e immacolati, scelti quale segno della gloria di Dio a beneficio dei fratelli.
I doni di cui Dio ci riveste non sono un tesoro da custodire gelosamente per noi stessi, ma una occasione perché l’amore del Signore sia diffuso generosamente e si espanda su tutti coloro a cui siamo inviati.
Grande fu lo stupore per Maria quando avvertì di essere immeritatamente colma di grazia, cioè riempita della pienezza dell’amore di Dio, consapevole che l’espressione : ” il Signore è’ con te” è’ un termine riservato a quanti Dio sceglie per una grande missione. E’ una rassicurazione, questa, che può rasserenare l’animo di d. Stefano, che Dio ha riservato per sé, strumento di salvezza per tanti a cui sarà inviato.
Una missione, certo, secondo i criteri di Dio, non di quelli del mondo, per lo più fondata sul possedere, sull’apparire e sul farsi servire. Ben diverso è’ l’invito del Signore per la missione a cui d. Stefano si è preparato a lungo, coltivata in anni di studio e di attività di servizio, per poter avere l’onore e il privilegio di prendersi cura a tempo pieno dei piccoli, dei poveri, degli ultimi, di quanti cioè Dio predilige e mette al primo posto nella scala dei suoi valori.
E come a Maria fu risposto dall’angelo:” Non temere”, così oggi la Chiesa di Dio rincuora te, don Stefano. Ricolmo di Spirito Santo riceverai una forza nuova, invisibile, ma efficace, per sostenere i compiti richiesti dal ministero presbiterale, accanto ad altri fratelli che già ti hanno accolto nella famiglia guanelliana e che insieme affrontano le sfide della evangelizzazione, mediante la diffusione quotidiana della Misericordia. Essa è attenzione alle persone, presenza premurosa e vigile, carità che non conosce orario e valica i confini della terra per essere ovunque e per tutti una buona notizia di salvezza.
Maria, all’annuncio dell’angelo, non ha chiesto un segno, ma solamente si è limitata a domandare come avrebbe potuto inserirsi nel progetto di Dio, come adeguarsi a questa straordinaria e inimmaginabile proposta.
Lei, piena di grazia, aveva compreso che coloro che Dio chiama possono aderire solo mediante una risposta pienamente consapevole, una accettazione frutto di un consenso personale, perciò gioioso perché profondamente libero.
Per giungere a questo “sì, eccomi”, mediante una risposta personale, pienamente libera, è necessario un distacco da se stessi così da essere pronti a una obbedienza che va al di là dei propri progetti personali e anche delle semplici preferenze, e piuttosto collaborare responsabilmente dentro un disegno condiviso da tutti, espressione del carisma guanelliano, secondo le esigenze della storia di oggi e delle persone in particolare.
Nessuno può accettare il disegno di Dio, incarnato nell’oggi dell’ istituto guanelliano, senza una sovrabbondanza d’amore, frutto della pienezza dello Spirito.
Lo Spirito Santo accompagnerà te, caro d. Stefano, così che tu possa essere sempre consapevole e lieto di questo “eccomi!” che oggi esprimi pubblicamente e che ripeterai con fedeltà ogni giorno della tua vita.
La Vergine Immacolata e il tuo santo fondatore, don Guanella, ti accompagnino sempre sulla strada dei tuoi quotidiani sì.