Basilica del Crocifisso, 1° maggio 2023

Apertura del processo per la causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Sac. STEFANO GOBBI

L'omelia del Vescovo

Saluto con gioia tutti voi, convenuti in questa basilica del santo Crocifisso per rendere grazie alla santissima Trinità misericordia che ci ha donato il servo di Dio don STEFANO GOBBI quale testimone e annunciatore del suo amore.

Egli ha promosso e sapientemente animato il Movimento sacerdotale mariano, la cui diffusione si è propagata velocemente in tutto il mondo, attraverso i Cenacoli mariani, con la consacrazione al Cuore immacolato di Maria e finalizzati alla santificazione dei sacerdoti.

Ci accompagna con la sua partecipazione il vescovo mons. Giovanni D’Ercole, che ha conosciuto e apprezzato la persona di don Gobbi e la sua opera.

Sono lieto per la nutrita presenza di membri del Movimento Sacerdotale Mariano con il loro presidente, in rappresentanza dei sacerdoti e vescovi che aderiscono a questa spiritualità, che invita innanzitutto a un profondo rinnovamento interiore.

Saluto e ringrazio i membri del Tribunale per il processo informativo sulla vita, virtù e fama di santità del Servo di Dio Stefano Gobbi, presieduta dal Postulatore, avv. Emilio Artiglieri. Questa mattina abbiamo assistito alla loro prima sessione per la introduzione della causa, per la quale ci auguriamo un esito felice.

Non manca nemmeno una folta rappresentanza della comunità ecclesiale e civile del paese e del vicariato in cui don Gobbi è nato, cioè Dongo, luogo in cui egli ha coltivato i primi germi della vocazione sacerdotale, presso il santuario della Madonna delle lacrime, a quel tempo animato dai Frati Minori.

Oggi gioisco intimamente con tutta la nostra santa Chiesa di Como, che si rallegra per ciò a cui  questa mattina abbiamo dato inizio, un autentico segno della presenza operosa e sempre nuova dello Spirito Santo.

Ancora una volta, la madre Chiesa è consolata dalla fecondità dei suoi figli, inscritti tra quanti, per la loro vita pienamente evangelica, hanno già ricevuto un riconoscimento pubblico, a edificazione di tutto il popolo santo di Dio.

La vitalità di una Chiesa è testimoniata, infatti, dalle risposte che i suoi figli offrono attraverso il dono di loro stessi, secondo la vocazione che meglio ha permesso loro di far fiorire e risplendere la grazia battesimale.

Non posso fare a meno di ricordare la beatificazione di suor Maria Laura Mainetti a Chiavenna nell’anno 2021, come pure del beato Teresio Olivelli, nativo di Bellagio, avvenuta nel 2018. Lodo il Signore anche per la canonizzazione del vescovo Giovanbattista Scalabrini nel 2022, nativo di Fino Mornasco. Fresco di beatificazione il comboniano padre Giuseppe Ambrosoli, di Ronago, lo scorso anno.

Alla schiera di questi nostri fratelli si stanno per aggiungere, in un futuro ormai prossimo, fratel Giosuè Dei Cas, missionario comboniano di Valdisotto e il giovane Giulio Rocca, di Isolaccia, in Valtellina, e il nostro caro don Roberto Malgesini, un prete di strada, martire della carità, ucciso nel 2020 da un suo assistito.

Il drago, descritto nell’Apocalisse, prosegue ancora oggi la sua lotta con ogni efferatezza contro gli amici di Dio e tenta continuamente di assalirli e di annientarli, ma Dio è più forte. Nella lotta contro il male Cristo risorto sconfigge e annienta le opere malvage ed esalta tutti coloro che nella loro vita hanno testimoniato la carità, la verità, la giustizia.

Affidiamo a Maria, nostra madre, quanti nei mesi che verranno, saranno chiamati ad approfondire, con un appropriato e prudente discernimento, la personalità di don Stefano Gobbi e il suo messaggio, perché un giorno non lontano egli possa essere annoverato nella schiera dei beati. Intanto noi tutti preghiamo perché il Signore custodisca tutti i sacerdoti e, attraverso il Cuore materno di Maria, possano essere pastori miti e saggi, a servizio del popolo di Dio.

Oscar card. Cantoni

 

condividi su