Capiago. Casa Incontri Cristiani. “Come aiutarci a comporre le differenze tra i preti, trovare cammini possibili?”. Questo il tema che ha guidato i lavori del 18 febbraio al Collegio dei vicari foranei. La plenaria del mattino è stata dedicata, con un contributo da parte di molti, ad illuminare le inevitabili diversità. Come narrato fin dal Vangelo circa i discepoli del Signore, le divergenze non sono una novità, tuttavia è sempre da curare con attenzione il clima di stima, amicizia e fraternità che può favorire lo scambio nelle varie occasioni di incontro e collaborazione tra presbiteri e con i laici.
“Dio vuole che cresciamo nella capacità di accoglierci, di volerci bene e di perdonarci – ha commentato il Vescovo – la prima testimonianza che dobbiamo offrire è l’amore fraterno tra di noi; la gente soffre perché vede le nostre divisioni e ne rimane scandalizzata e perplessa; le divisioni feriscono il corpo della chiesa e rendono inefficace il nostro apostolato. La gioia segreta dello Spirito è stabilire la comunione giocando con le differenze”.
Diversi contributi hanno fatto emergere con sapienza suggerimenti per la vita dei vicariati ma anche indicazioni per una maggiore chiarezza, una visione più condivisa della Chiesa, alcune attenzioni per la formazione dei presbiteri in vista di un ministero che negli ultimi anni è molto cambiato. Anche l’ascolto dello Spirito, il dialogo tra preti e l’educarsi a superare le rigidità che emergono è stato sottolineato con forza, ricordando che il fondamento dell’unità in Cristo, permette di abitare le differenze oltre la confusione. Nel pomeriggio il Vescovo ha richiamato la fedeltà all’idea di Chiesa, di prete e di uomo che emerge dal Concilio Vaticano II. Infine è stato distribuito il materiale per svolgere la visita vicariale alle parrocchie ed alle comunità pastorali. Il questionario era stato già approfonditamente discusso nei precedenti incontri. In concomitanza è stato presentato il decreto per la complessiva definizione delle comunità pastorali e delle collaborazioni pastorali. Queste indicazioni permetteranno al parroco e al vicario foraneo di stabilire come impostare la visita vicariale, individuando con certezza le comunità pastorali per cui utilizzare un unico questionario. Alcune parrocchie vedono delle variazioni rispetto ai precedenti decreti della visita pastorale del Vescovo Diego. Per alcune di esse il confronto è già maturato con i sacerdoti e le comunità, per altre si tratta del rafforzamento della direzione già intrapresa.
LA VISITA VICARIALE
Essa è un adempimento canonico, previsto dallo Statuto comune dei Vicariati foranei della nostra Diocesi. La Visita avrà ritmo triennale a partire da marzo alla fine dell’anno 2019. La Visita vicariale è da considerarsi innanzitutto un’occasione importante di comunione, di dialogo, di condivisione delle esperienze, delle scelte e dei problemi dei presbiteri all’interno del vicariato; di sintesi e di verifica del vissuto parrocchiale; un momento di raccordo per una migliore determinazione delle proposte diocesane alle esigenze e alla realtà delle singole parrocchie.