Nel nome del Signore Gesù, crocifisso e risorto da morte, saluto con gioia ciascuno di voi, augurandovi la pace, dono inestimabile, frutto della sua Pasqua. [Sono presenti alcuni sacerdoti amici, con l’abate di Pontida, dom Giordano Rota e un nutrito gruppo di consacrate nell’Ordo Virginum di alcune Diocesi vicine].
“Pace a voi” qui riuniti per accompagnare con la preghiera e sostenere con affetto Silvia, che si dona per sempre a Dio all’interno dell’Ordo Virginum, a servizio del corpo di Cristo che è la Chiesa.
Pace a te, Silvia, che sei stata attirata nella rete dell’amore del Padre e intendi dimorarvi. Ti sei lasciata conquistare dall’amore tenero e appassionato di Cristo, a cui ti leghi con vincolo sponsale, mentre diventi pienamente libera, capace di narrare le sue meraviglie, testimoniare la sua fedeltà nell’amore.
Come Cristo, tuo sposo, avverti il desiderio irrefrenabile di far salire sulla barca del Regno quanti incontri nei tuoi molteplici ambienti vita: familiari, scolastici, parrocchiali, diocesani. È l’ardore apostolico di chi vuol far gustare anche agli altri la gioia di aver incontrato Il Signore Gesù e di poter vivere per Lui. Da oggi entri a far parte dell’Ordo Virginum di Como, con le sue 18 sorelle che ti accolgono con grande gioia.
Come i discepoli gioirono nel vedere il Signore risorto, ai quali mostrò loro le mani e il fianco, suprema rivelazione dell’amore del Padre, la stessa sera di Pasqua e a Gerusalemme, così oggi la nostra Chiesa di Como si rallegra nel constatare che oggi Cristo è di nuovo “preso in parola”, ancora c’è chi è disposto a seguirlo, in piena libertà, nella via della verginità consacrata, in un amore casto, cioè non possessivo, un amore che permette di amare anche quelli che nessuno sceglierebbe e trasforma un cuore piccolo e angusto in un cuore libero e pienamente solidale.
Lo riconoscono con un certo stupore e meraviglia anche i numerosi studenti di Silvia, accorsi qui, a testimoniare le nozze mistiche della loro prof. Anche noi siamo ammirati per questa ulteriore prova di fedeltà che il Signore concede alla nostra Chiesa donandoci in Silvia una nuova discepola, capace di narrare al vivo le opere di Dio nella sua vita e testimoniare che “Cristo è tutto per noi”, come ci ha insegnato s. Ambrogio.
Alla luce delle parole di Gesù rivolte ai suoi discepoli, riuniti nel cenacolo, “come il Padre ha mandato me, anch’ io mando voi”, attraverso le modalità tipiche di chi sceglie di seguire Gesù nella vita consacrata, anche Silvia può sentirsi un’apostola di Gesù perché Egli sia conosciuto, amato e seguito e inoltre perché ognuno possa conoscere il Padre, la sua compassione per tutti, la sua tenerezza per ciascun uomo e donna. Questa è la missione dei discepoli, che impegnano tutte le loro forze al servizio della rigenerazione degli uomini dentro il loro ambiente di vita.
Cara Silvia, c’è una via che incanta ed attrae ancora oggi le persone: è quella della tenerezza femminile, verginale e materna insieme, che si fa carne nella tua vita a immagine della tenerezza di Dio. Tu, che hai sperimentato al vivo e gustato profondamente la misericordia di Dio, possa trasferirla e farla conoscere a quanti ne sono privi, ma che la attendono con ardore.
Il tuo già attivo coinvolgimento nella pastorale ordinaria, soprattutto a servizio dei giovani, ti renda sempre più responsabile del compito affidato a tutti i battezzati. Come ha ribadito il nostro Sinodo diocesano, a cui hai preso parte, sii testimone e annunciatrice della misericordia di Dio, forma concreta con cui dare visibilità alla risurrezione di Gesù.
Allieta e sostieni la nostra Chiesa con la tua presenza orante, specie nella adorazione eucaristica, come già fai, e insieme continua ad offrire il tuo contributo nel servizio pastorale, per costruire non una nuova Chiesa, ma una Chiesa nuova.
Oscar card. Cantoni
Vescovo di Como
Alcune informazioni sull’Ordo Virginum della Diocesi di Como