“L’eutanasia ed il suicidio assistito sono moralmente ed intrinsecamente sbagliati e dovrebbero essere vietati senza eccezioni. Qualsiasi pressione e azione sui pazienti per indurli a metter fine alla propria vita è categoricamente rigettata”. Lo affermano le Religioni Monoteiste Abramitiche in una Dichiarazione Congiunta sulle problematiche del fine-vita firmata oggi in Vaticano. Nel ricordare che “gli interventi sanitari tramite trattamenti medici e tecnologici sono giustificati solo nei termini del possibile aiuto che essi possono apportare”, il documento, elaborato da un gruppo interreligioso coordinato dalla Pontificia Accademia per la Vita, si oppone fermamente a quegli atti – quali eutanasia e suicidio assistito – che sono “completamente in contraddizione con il valore della vita umana” e “di conseguenza azioni sbagliate dal punto di vista sia morale sia religioso”.
La Dichiarazione ribadisce che “le credenze personali sulla vita e sulla morte rientrano sicuramente nella categoria dell’obiezione di coscienza che dovrebbe essere universalmente rispettata” e incoraggia e sostiene “una qualificata e professionale presenza delle Cure Palliative ovunque e per ciascuno”. Dal punto di vista sociale, conclude, “dobbiamo impegnarci affinché il desiderio dei pazienti di non essere un peso non ispiri loro la sensazione di essere inutili e la conseguente incoscienza del valore e della dignità della loro vita, che merita di essere curata e sostenuta fino alla sua fine naturale”.