Il Centro culturale Paolo VI condivide il comunicato della Fondazione di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che Soffre”, con la quale collabora per far conoscere quanto accade quotidianamente in tanti Paesi del mondo dove viene violata la libertà religiosa.
Ricordando l’evento che ha visto la basilica di Sant’Abbondio in Como illuminata di rosso, segno del sangue versato dai cristiani uccisi per la propria fede, il 30 maggio 2016, oggi come allora invita a pregare per il popolo cristiano in Sri Lanka.
Anna Rossi – presidente Centro culturale Paolo VI
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Non conosce confini geografici la persecuzione anticristiana.
E non conosce tregue legate alle più importanti celebrazioni liturgiche come ovviamente la domenica di Pasqua.
Se nel 2016 nel giorno della Risurrezione di Gesù ad essere colpita da un attacco terroristico ad opera di un kamikaze talebano fu la comunità cristiana del Pakistan, e se nel 2017 l’orribile destino Isis lo riservò alla comunità copta in Egitto, oggi l’estremismo religioso ha colpito la Pasqua della comunità cristiana nello Sri Lanka.
Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) piange questi fratelli assassinati durante la Santa Messa soltanto perché Cristiani. Colpevoli, per i persecutori, di una duplice colpa, essere appunto Cristiani, pacifici e pacificatori, ed essere, in quanto Cristiani, percepiti vicini ai Paesi d’Occidente.
È ora di manifestare reale, e non di sola facciata, indignazione.
Innanzitutto aiutando concretamente le minoranze religiose oppresse e non delegando a questo le sole Organizzazioni di carità. E sostenendo una battaglia culturale e politica perché la difesa della libertà religiosa torni a essere un diritto di serie A.
Se ciò non accadrà adesso dopo sarà troppo tardi.
Alfredo Mantovano, Presidente ACS Italia
Alessandro Monteduro, Direttore ACS Italia
Domenica 12 maggio 2019
Una chiesa cattolica in #Burkina Faso è stata attaccata da sedicenti jihadisti. Hanno aperto il fuoco stamane nella parrocchia di Beato Isidore Bakanja di #Dablo uccidendo il sacerdote Abbé Siméon Yampa, di 34 anni, e altre cinque persone all’inizio della Messa.
Lunedì 13 maggio 2019
In #Siria il villaggio cristiano di Al–Sekelbiya ieri è stato colpito da un attacco missilistico. Jessica, Bashar, Angy, Suheir (età 6-10 anni) e la catechista M’kashkash sono stati trucidati durante una lezione di catechismo. Altri 6 bambini sono stati feriti. Agenzie locali parlano di azione di «gruppi terroristici».
Martedì 14 maggio 2019
In #BurkinaFaso «la situazione si aggrava sempre più. Non sappiamo esattamente chi siano i responsabili degli attentati ma è chiaro il movente religioso. Dopo l’attacco di domenica a Dablo, ieri altri quattro fedeli sono stati uccisi durante una processione mariana». Lo riferisce nel corso di una conversazione telefonica con ACS il vescovo di Kaya, mons. Théophile Nare.
Dopo l’attacco anticristiano di domenica scorsa alla chiesa cattolica di Dablo, costruita grazie ad una donazione di ACS, nel primo pomeriggio di ieri, infatti, nella provincia di Bam quattro cristiani sono stati uccisi mentre portavano in processione una statua della Vergine dal villaggio di Kayon a quello di Singa.