Le voci di giovani, accademici, docenti, giornalisti, legislatori, rappresentanti di organizzazioni sociali, famiglie, aziende di tecnologia ed enti governativi di tutto il mondo, per una conversazione di 24 ore – in mondovisione e globale – sul tema che più coinvolge (e preoccupa) i giovani d’oggi: quello del bullismo e del cyberbullismo. Eccola, la maratona dello #StopCyberbullyingDay che si svolgerà a partire da stamane, con epicentro fisico la sede della Fondazione Scholas Occurrentes in Vaticano: un evento pronto a snodarsi tra oltre 20 Paesi, in cui saranno chiamati a prendere la parola per dire cosa pensano, cosa sentono, come hanno vissuto e sperimentato questo problema migliaia di ragazzi.
A loro si rivolgerà, con un video dedicato, anche papa Francesco, che già in occasione della creazione della Fondazione (nata nel 2017 proprio per volere del Pontefice e che mette in rete oltre 400mila scuole in tutto il mondo) aveva voluto parlare direttamente con gli studenti, ascoltando le loro storie e proposte.