In questo Natale 2023 rendiamo la “Luce delle Pace di Betlemme” un segno ancor più speciale.
È impossibile, in questi giorni, non essere scossi dai quotidiani echi di violenze e guerre, mentre ci stiamo accingendo a celebrare il Natale come il momento che accende sul mondo quella luce, che il cantico di Zaccaria descrive capace di “rischiarare coloro che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulle via della pace”.
Noi cristiani viviamo l’urgenza di dare testimonianza a quella “luce” con il nostro agire, ma anche con speciali “segni” capaci di parlare a tutte le donne e a tutti gli uomini il linguaggio della pace.
Da oltre due decenni, anche nel nostro territorio, molti condividono il piccolo segno di una fiammella, accesa alla lampada che arde nella basilica della Natività di Betlemme: senza che mai venga a spegnersi, quella fiammella viene trasmessa di mano in mano a tutti coloro che lo desiderano, per restare accesa nelle case e nelle chiese durante i giorni del Natale fino all’Epifania. Questo gesto e la sua custodia racchiudono molti significati, che attengono alla relazione, alla fiducia nell’altro, alla prossimità, alla fedeltà, alla cura di ciò che è debole e fragile. Questo “segno” è diventato, per chi lo ha scoperto, un modo speciale di accogliere il Natale e di rinnovarne il messaggio universale di pace e di speranza.
Questo sarà il ventitreesimo anno nel quale la “Luce”, per iniziativa degli adulti scout del MASCI, raggiunge anche Como. In questi ultimi mesi del 2023 la guerra ha reso problematico inviare a Betlemme le persone incaricate di attingere alla fiamma. La luce della pace, dopo essere stata accesa a Betlemme da Pillar Jarayseh, una bambina cristiana del posto, è comunque arrivata in Austria venerdì 17 novembre. Qui è stata presa in carico da Michael Putz, il bambino di Steyr (in Austria) scelto quest’anno dagli organizzatori. Il 9 dicembre prossimo una speciale cerimonia darà inizio alla sua distribuzione.
La fiammella varcherà il confine e sarà distribuita in tutta Italia a cura del “comitato” che ha sede a Trieste; raggiungerà Como nel pomeriggio di sabato 16 dicembre.
In questo primo messaggio ci preme sollecitare l’attenzione e invitare a una condivisone. Ne seguiranno altri di carattere più prettamente organizzativo.
Vorremmo, in sintonia col nostro vescovo Oscar, coinvolgere il più possibile l’intera diocesi di Como. Affideremo così a questo piccolo segno il compito di rendere testimonianza, in tante case sparse per i territori della diocesi, di una risonanza spirituale auspicando che ciò sia di aiuto a guardare al futuro con rinnovata speranza a serenità.
Per la comunità MASCI di Como
Bruno Magatti
La Luce della pace da Betlemme 2023