Il Concilio Vaticano II (1962-1965) ha ripreso la forma permanente del diaconato che esiste fin dai primi tempi della Chiesa (cfr. Atti 6, 1-6).
La missione del diacono
La missione del diacono (dal greco diakonos che vuol dire “servitore”), si dispiega in una triplice dimensione:
Servitore della carità
In questo senso egli si impegna ed impegna i cristiani ad essere artigiani attivi dell’amore di Dio per gli uomini e degli uomini tra di loro.
Nella comunità a cui egli è inviato,egli vigila peché la carità di Cristo sia accolta ed effettivamente esercitata.
Servitore della Parola
Aiuta il vescovo e i presbiteri in questo compito urgente, in questa prima forma di carità che consiste nell’annunciare la Buona Novella della salvezza a tutti gli uomini.
Servitore della vita sacramentale
Associato in modo particolarissimo alla celebrazione dell’Eucaristia, attinge la forza di essere ministro dalla carità di Cristo.
Battezza e benedice il matrimonio.
Accompagna il cammino di ciascuno verso i sacramenti.
Servitore della carità
In questo senso egli si impegna ed impegna i cristiani ad essere artigiani attivi dell’amore di Dio per gli uomini e degli uomini tra di loro.
Nella comunità a cui egli è inviato,egli vigila peché la carità di Cristo sia accolta ed effettivamente esercitata.
Servitore della Parola
Aiuta il vescovo e i presbiteri in questo compito urgente, in questa prima forma di carità che consiste nell’annunciare la Buona Novella della salvezza a tutti gli uomini.
Servitore della vita sacramentale
Associato in modo particolarissimo alla celebrazione dell’Eucaristia, attinge la forza di essere ministro dalla carità di Cristo.
Battezza e benedice il matrimonio.
Accompagna il cammino di ciascuno verso i sacramenti.
L’attuazione di questo triplice servizio
Questo triplice ministero a servizio della carità, della Parola e della santificaizone del popolo di Dio si manifesta in modalità talora molti differenziate tra loro mediante l’opera dei nove diaconi permanenti presenti nella nostra diocesi: nelle comunità parrocchiali ma anche negli oratori, negli ospedali, in Seminario, al servizio di alcuni rami peculiari della pastorale.
Questi uomini, sposati o no, portano una grande ricchezza coinvolgendo la loro vita familiare, professionale e sociale nel loro ministero, nel loro servizio.
Nel momento in cui la Chiesa insiste nel sottolineare l’importanza dei laici, essa pure reputa utile dispiegare tutta la ricchezza dell’Ordine nei suoi tre gradi: i vescovi, i preti e i diaconi.
Il ministro ordinato, portatore della parola e dell’azione di Cristo, serve ed aiuta l’assemblea dei battezzati a vivere del Signore e ad annunciarlo a tutti gli uomini.
Il percorso di discernimento di questa particolare vocazione e la preparazione all’ordinazione diaconale si svolge normalmente su un arco che abbraccia dai 4 ai 6 anni.
Questi uomini, sposati o no, portano una grande ricchezza coinvolgendo la loro vita familiare, professionale e sociale nel loro ministero, nel loro servizio.
Nel momento in cui la Chiesa insiste nel sottolineare l’importanza dei laici, essa pure reputa utile dispiegare tutta la ricchezza dell’Ordine nei suoi tre gradi: i vescovi, i preti e i diaconi.
Il ministro ordinato, portatore della parola e dell’azione di Cristo, serve ed aiuta l’assemblea dei battezzati a vivere del Signore e ad annunciarlo a tutti gli uomini.
Il percorso di discernimento di questa particolare vocazione e la preparazione all’ordinazione diaconale si svolge normalmente su un arco che abbraccia dai 4 ai 6 anni.