“tanti se ne sono andati, o hanno visto spegnersi la vita dei propri sposi o dei propri cari, troppi sono stati costretti alla solitudine per un tempo lunghissimo, isolati”
Ora servono angeli che riportino agli anziani “gli abbracci e le visite”. Francesco si dice rattristato dal fatto “che in alcuni luoghi non siano ancora possibili!”. Nella preghiera per questa prima Giornata mondiale, annunciata all’Angelus dello scorso 31 gennaio, il Papa invita a ringraziare il Signore per il conforto della Sua presenza, “anche nella solitudine”.
Francesco invita anche a riconoscere la fedeltà del Signore raccontata nei Vangeli, pregata nei salmi, incontrata dai profeti, il Signore che ci invia messaggeri e chiama operai nella sua vigna “ad ogni ora del giorno”. Il Pontefice scrive di aver ricevuto “la chiamata a diventare vescovo di Roma” quando aveva raggiunto, “per così dire, l’età della pensione” e già immaginava “di non poter più fare molto di nuovo”. Ma “il Signore è eterno e non va mai in pensione, mai”.
Accogliendo una richiesta presentata dal cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, in occasione della prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, la Penitenzieria Apostolica ha emanato un Decreto che concede l’indulgenza plenaria, alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) ai nonni, agli anziani e a tutti i fedeli che il 25 Luglio prossimo prenderanno parte alla Messa in San Pietro presieduta da Francesco o alle varie funzioni che si svolgeranno in tutto il mondo.
L’Indulgenza Plenaria, viene precisato, viene concessa anche a quei fedeli che, sempre il 25 luglio, “dedicheranno del tempo adeguato a visitare in presenza o virtualmente i fratelli anziani bisognosi o in difficoltà (come i malati, gli abbandonati, i disabili e simili)”. Come sempre l’indulgenza plenaria potrà essere ottenuta dagli anziani malati e da chi è impossibilitato a lasciare la propria casa e si unirà spiritualmente alle funzioni sacre della Giornata Mondiale attraverso i media.
E proprio pensando a tutti coloro che hanno difficoltà a muoversi dalla propria abitazione, sono state pensate e proposte diverse iniziative in occasione dell’evento. Come ad esempio, visite da parte di giovani che portino agli anziani il messaggio del Papa. Oltre a questo, ha spiegato il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la famiglia e la vita, presentando la ricorrenza in Sala Stampa vaticana, si chiede ad ogni diocesi e parrocchia di dedicare una delle messe domenicali alla celebrazione della Giornata oppure, nei giorni precedenti e successivi al 25 luglio, di organizzare celebrazioni eucaristiche o preghiere negli ospedali o nelle residenze per anziani. Un altro suggerimento è quello di dedicare una memoria particolare agli anziani morti a causa del Covid-19. “Sappiamo tutti quanti siano stati coloro che ci hanno lasciato senza che fosse possibile nemmeno celebrarne i funerali”, ha detto Vittorio Scelzo, incaricato per la pastorale degli anziani del Dicastero. “Una memoria – magari leggendo i loro nomi ed accendendo una candela – potrebbe essere un gesto prezioso di riconciliazione per ogni piccola comunità”.
o Messaggio del Santo Padre Francesco per la I Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani (25 luglio 2021)
o Decreto della Penitenzieria Apostolica circa la concessione dell’Indulgenza in occasione della Giornata mondiale dei Nonni e degli Anziani
o Conferenza Stampa di presentazione della prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani e del Messaggio preparato dal Santo Padre per l’occasione