Chiavenna S. Lorenzo, 11 marzo 2025

Esequie di don Gianni Dolci

L'omelia del Vescovo

 La parola di Dio per bocca del profeta Isaia, nella prima lettura, in questo martedì della prima settimana di quaresima, incomincia con una affermazione molto rassicurante. Il profeta annuncia che la parola di Dio, seminata nel cuore di coloro che la ascoltano con fede, produce sempre un buon effetto, cambia il cuore degli uomini, è sempre efficace, come la pioggia e la neve apportano sicuramente un benefico apporto alla terra.

È una certezza, questa, che conforta maggiormente coloro che sono al servizio della Parola di Dio e che si dedicano all’annuncio con fedeltà ogni giorno, in piena gratuità e con tanta fiducia nella potenza della grazia.

È una rassicurazione per i pastori, quindi anche per don Gianni, che ha passato la sua vita annunciando il vangelo di Dio e credendo nel suo effetto benefico.

La Parola di Dio è guida per entrare nel pensiero di Cristo e cogliere i suoi sentimenti. È la via, quindi, per educare il popolo di Dio a scelte conformi al vangelo.

Nel momento in cui come comunità cristiana diamo l’estremo saluto a don Gianni e invochiamo il Signore perché abbia misericordia di lui, sentiamo una profonda gratitudine per il suo ministero pastorale, dentro il quale ha lasciato risuonare la Parola di Dio come guida, sostegno e conforto per l’intero popolo di Dio, che si attende sempre di ricevere dai suoi pastori parole di vita, di consolazione e di speranza.

Assieme all’ascolto della Parola di Dio, il vangelo di oggi ci richiama all’impegno della preghiera, quale mezzo più efficace per sentirci figli amati dal Padre celeste, per vivere in uno stato permanente di confidenza filiale, che ci permette di incontrare e soccorrere gli altri come veri fratelli e sorelle, anche essi amati dal Signore, degni di essere consolati e di offrire loro anche il nostro perdono.

Il Padre nostro è la preghiera dei figli di Dio, l’occasione per far crescere in noi quella vita nuova, iniziata con il Battesimo, che ci permette di vivere nella pace e di affrontare nella fiducia tutti i momenti della nostra vita, anche quelli più impegnativi e di sofferenza.

Gli ultimi tempi di don Gianni sono stati segnati proprio dalla sofferenza. Egli l’ha affrontata con fiducia filiale, vivendola e offrendola come prova di fedeltà e di amore. È un ultimo insegnamento che don Gianni ci ha lasciato. Come discepoli del Signore siamo chiamati a divenire guide esemplari gli uni per gli altri, per poter affrontare ogni momento di vita nella certezza dell’amore inesauribile di Dio.

Per questo esempio di vita che ci ha donato, vogliamo ringraziare don Gianni nella certezza che Cristo, buon Pastore, gli ha preparato un posto accanto a sé, nel suo regno di pace, di gioia e di comunione piena.

Oscar card. Cantoni

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