PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 5,31-47)
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimo-
nianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico
queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende,
e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere
che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facen-
do, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono
proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a
me per avere vita».
PREGHIERA
O Dio,
Tu che sei sostegno di quanti vacillano
e che rialzi sempre chi di noi cade,
aiutaci a riconoscere i tuoi Testimoni
e rendici capaci di ascoltare
ciò che vuoi dirci,
attraverso i fratelli che incontriamo.
Insegnaci ad essere tuoi Testimoni nel quotidiano
soprattutto con chi fatichiamo a comprendere,
con chi ci umilia e mette a nudo le nostre solitudini e fragilità.
Amen
PENSIERO
L’anno pastorale è iniziato in gennaio e ha avuto come argomento
per il secondo anno consecutivo “Nella forza dello Spirito profeti
di giustizia e di pace, voi siete luce del mondo e sale della terra”.
Perché l’insistenza su questo tema? Perché qui nella nostra dioce-
si abbiamo numerose comunità cristiane che pregano bene, can-
tano bene e fanno delle ottime celebrazioni, ma poi quanto all’im-
pegno nella vita fuori lasciano un po’ a desiderare… Penso capiate
cosa voglia dire.
A novembre si è realizzata la riunione a livello di diocesi che ha
definito tre obiettivi generali di base per quest’anno:
1) Cercare di incarnare un po’ di più il Vangelo nella cultura.
2) Dedicarsi con maggior impegno alla formazione sociopolitica
dei cristiani.
3) Migliorare la qualità dell’educazione scolastica.
Perché vi scrivo? Perché so che in settembre inizierà il vostro nuo-
vo anno pastorale. Non penso di potervi dare molti spunti di rifles-
sione col nostro programma. Penso però che sia bello condividere
ciò che stiamo facendo per far sì che questa nostra Chiesa diventi
un po’ più profetica e coraggiosa a livello sociale e politico. E ter-
mino con alcune parole del secondo sinodo africano: “Alzati, Chie-
sa dell’Africa, perché ti chiama il Padre celeste che i tuoi antenati
invocavano come tuo creatore, prima di conoscere la tua vicinan-
za misericordiosa, rivelata nel tuo Figlio unigenito Gesù Cristo. Ri-
comincia il cammino di una nuova evangelizzazione con il corag-
gio che viene dallo Spirito Santo”.
Padre Giorgio Giboli, missionario Comboniano. Anno 2012