Siamo accorsi numerosi in questa nostra Cattedrale, primo santuario mariano della diocesi, dedicato a Maria assunta, proprio come figli che nel momento del dolore, della paura e del pericolo di una guerra totale si raccolgono fiduciosi attorno alla Madre. Siamo collegati via streaming con altri nostri fratelli e sorelle che pregano con noi, uniti in un solo cuore.
Tutti siamo figli amati, per questo confidiamo nella sollecitudine di Maria, nella sua tenerezza materna. Ella intercede per noi e per tutti i membri dell’unica famiglia umana che Dio ama.
Le notizie che ci giungono dalla Terra Santa sono sempre più terrificanti. Siamo uniti anche a tutti i nostri fratelli di fede che nel mondo hanno raccolto l’invito del Cardinale Pizzaballa per una giornata di preghiera e di digiuno. Ogni uomo di buona volontà partecipa a suo modo alla nostra comune preghiera.
Come cristiani siamo certi che la preghiera sia l’arma più potente ed efficace che noi possediamo per rivolgerci tutti insieme al Principe della Pace, e intercedere per questa nostra povera umanità, che vede proprio nella terra di Gesù le tracce malefiche di satana, finalizzate a promuovere la dissoluzione dell’umanità, mediante guerra, violenza, rabbia, divisione, inimicizia, distruzione e morte.
Qui non abbiamo, né vogliamo proporre ricette politiche o diplomatiche per la soluzione dei conflitti, che pure vanno affrontate nelle diverse sedi appropriate.
Qui abbiamo voluto semplicemente esternare il nostro cuore, pieno di sgomento per gli orrori dell’odio, della violenza e della guerra che i mass media hanno presentato al. Mondo.
Qui vogliamo affidarci a Dio, mediante l’intercessione di Maria, perché i nostri fratelli israeliani e palestinesi possano trovare soluzioni alternative attraverso la strada del dialogo e la rinuncia alla violenza.
Non dimentichiamo, nello stesso tempo, nella nostra preghiera, la triste situazione degli altri luoghi di guerra ancora presenti nel mondo, a partire, nel cuore dell’Europa, della martoriata Ucraina, che in questi giorni sembra essere oscurata sui mezzi di informazione.
Ogni guerra, ogni violenza, ogni dramma è una sconfitta della nostra umanità, una rinuncia alle grandi possibilità di bene che Dio continuamente ci offre. Quando la dignità umana perde valore ci rendiamo conto del regresso di tutta l’umanità, nonostante il progresso scientifico, tecnico ed economico a cui l’umanità è giunta.
Senza Dio, l’uomo rinuncia a sé stesso, perde la consapevolezza della altissima vocazione che Dio gli ha affidato, viene oscurata la dignità che il Signore attribuisce ai suoi figli.
Senza Dio l’uomo non sa riconoscere di avere negli altri dei fratelli e delle sorelle, tutti figli dello stesso padre.
Ritornare a Dio è la strada unica e sicura, rinunciando così a lasciarsi guidare dalle sole nostre strategie umane. Non dimentichiamo la parola di Gesù: “senza di me non potete far nulla”. Con Gesù invece tutto è fecondo. Egli sa far rifiorire il deserto, quello abitato dalle opere malvage che tutti, pubblicamente o segretamente, sappiamo costruire.
Siamo chiamati a divenire costruttori di ponti, architetti di pace. Cominciamo a sconfiggere dentro di noi la certezza di avere tutte le ragioni. Eliminiamo dal nostro cuore le segrete inimicizie che ci costruiamo, estirpiamo le durezze di cuore che ci allontanano dagli altri, rinunciamo ai giudizi malevoli nei confronti di quanti vivono vicino a noi che tanto ci urtano.
Confessiamo i nostri peccati, perché lo Spirito di Dio ci trasformi e ci doni un cuore di carne, capace di amore, di solidarietà, di perdono, di misericordia.
Maria, madre universale, regina di tutti i popoli, regina della pace, prega per noi.
Oscar card. CANTONI