Domenica 26 gennaio p.v., III Domenica del Tempo Ordinario, si celebrerà la prima Domenica della Parola di Dio, voluta da Papa Francesco con la recente Lettera Apostolica, in forma di Motu Proprio, Aperuit illis. Come scrive il Santo Padre: “È bene che non venga mai a mancare nella vita del nostro popolo questo rapporto decisivo con la Parola viva che il Signore non si stanca mai di rivolgere alla sua Sposa, perché possa crescere nell’amore e nella testimonianza di fede.” Il documento è stato pubblicato lunedì 30 settembre 2019, nella memoria liturgica di San Girolamo, all’inizio del 1600° anniversario della morte del celebre traduttore della Bibbia in latino che affermava: “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”.
Ecco il testo del documento.
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Questa Domenica avrà un proprio logo caratteristico, che rappresenta il cammino dei discepoli al villaggio di Emmaus (cfr Lc 24,13-35), a cui a un certo momento del tragitto si accosta Gesù Risorto. L’icona è opera di suor Marie-Paul Farran, religiosa egiziana che ha speso tutta la sua vita nel monastero benedettino Notre-Dame du Calvaire a Gerusalemme morta lo scorso maggio, e realizzata graficamente da Giordano Redaelli per le Edizioni San Paolo, ed evidenzia molteplici aspetti che convergono sulla Domenica. Tutta la scena del Logo infatti “non fa altro che ricordare il cuore stesso della Domenica della Parola di Dio: l’annuncio di Cristo Risorto non può trovare i discepoli stanchi né oziosi ma dinamici nel ritrovare sempre linguaggi nuovi per permettere che la Sacra Scrittura sia regola viva della vita della Chiesa”.
Sussidio per la celebrazione della I Domenica della Parola di Dio