E’ in distribuzione in queste settimane un fascicolo, preparato dai nostri Uffici di Pastorale, molto utile per accompagnare la famiglia nel cammino di Avvento. Si intitola: “Niente paura. Testimoni di speranza, chiamati a vincere ogni paura”. Raccolgo alcuni titoli che guidano le riflessioni per le singole settimane di Avvento e Natale 2019. Sono introdotte da alcuni verbi, che rimandano immediatamente alla spiritualità dell’Avvento e del Natale, quali “vegliare, accogliere, annunciare, ascoltare, gioire, condividere, donare, ringraziare”. Ogni proposta sottolinea, in maniera semplice, una dimensione della vita cristiana che, in modo particolare nel tempo di Avvento, suscita il desiderio della attesa del Dio che viene, risveglia nei cristiani la gioia dell’incontro, stimola la ricerca di Dio, che in Gesù Cristo è già venuto nella nostra carne e che noi possiamo fin da ora incontrare nelle varie forme della sua presenza, in attesa di riconoscerlo, alla fine dei tempi, quando “di nuovo verrà nella gloria”, nei modi e nei tempi che Dio solo conosce.
Il libretto è stato pensato per creare nelle famiglie un’occasione in più per sentirsi uniti nella preghiera comune, per coinvolgere grandi e piccoli nel cammino dell’Avvento, per giungere a vivere con maggiore consapevolezza il mistero del Natale, al di là delle tante distrazioni che la società di oggi facilmente ci propone. Per vivere bene questo tempo di preghiera vi suggerisco di fissare un orario ben preciso, adatto a tutti i membri del nucleo familiare, cercando ogni giorno di rimanervi fedeli. Un cero può significare la luce che illumina il buio del nostro cuore: è la “corona dell’Avvento” una luce che può infiammare chi è semplice e attende la manifestazione dell’amore da parte del Dio con noi, per imparare ad amare come Lui ci ha amato, condividendo quello che siamo e ciò che abbiamo con i nostri fratelli.
Oso aggiungere, inoltre, che, con la preghiera in famiglia, si possa decidere insieme di unirsi agli altri fratelli e sorelle della propria Comunità nella celebrazione della Santa Messa festiva. E’ il luogo dove il Signore oggi ci viene incontro e si rivela. Mi capita spesso di constatare, con un certo stupore, la presenza in parrocchia di ragazzi o di genitori per gli incontri di catechismo, ma che poi ammettono, con molta spontaneità, di non ritenere importante la partecipazione all’assemblea domenicale, quasi fosse un appuntamento in più, e non invece un momento essenziale dove incontrare, insieme con gli altri della Comunità, il Signore Gesù. Qui, infatti, Egli parla con la Sua parola di vita e per noi si offre al Padre, donando se stesso, per aiutarci a diventare, a nostra volta, come Lui, un’offerta d’amore ai fratelli.
L’attesa del Dio che viene è sorretta dalla certezza che il Signore, alla sua venuta, possa confermare il cammino di fede e di speranza vissuto da ciascun fedele, sorretto dalle buone opere e soprattutto dalla preghiera comunitaria, che trova, proprio nella celebrazione eucaristica domenica, il momento più altro della sua visibilità. Il cammino di iniziazione cristiana, proposto dalle parrocchie ai ragazzi ed ai loro genitori, ci deve aiutare proprio in questo: a sperimentare la vita cristiana ordinaria, vissuta non individualmente, ma all’interno di una comunità di credenti, mediante opere e gesti di servizio vicendevole. E’ soprattutto con la bellezza della Liturgia, nella Eucaristia domenicale, che il Signore ci raggiunge, è lì che noi facciamo la massima esperienza di Lui, così che questo appuntamento resta il luogo privilegiato della sua manifestazione. Solo così saremo quindi in grado di riconoscerlo più facilmente nel volto dei fratelli, soprattutto di quelli più poveri, coloro ciò che riflettono il volto sofferente di Cristo. Buon cammino di Avvento a tutti.
+ Mons. Oscar Cantoni, Vescovo di Como
(editoriale da Il Settimanale della Diocesi di Como del 27/11/2019)