S. E. OSCAR
card. CANTONI,
Vescovo di Como
Nato a Lenno il 1° settembre 1950.
Ordinato sacerdote il 28 giugno 1975.
Eletto alla sede vescovile di Crema il 25 gennaio 2005; ordinato vescovo il 5 marzo 2005.
Nominato Vescovo di Como il 4 ottobre 2016, l'inizio solenne del ministero in Diocesi avviene il 27 novembre 2016.
Creato cardinale il 27 agosto 2022.
Biografia
Nato a Lenno, trasferitosi con la famiglia all'età di otto anni a Tremezzo (CO), entra nel Seminario di Como nel 1970, dopo gli studi classici compiuti al Collegio Gallio di Como, retto dai Padri Somaschi. Viene ordinato sacerdote il 28 giugno 1975 dal vescovo mons. Teresio Ferraroni. Subito dopo l'ordinazione sacerdotale, gli viene affidato il delicato incarico di curare la pastorale vocazionale diocesana, per la quale ha organizzato, lungo gli anni, vari momenti formativi e iniziative di preghiera, rivolte specialmente ai giovani. Ha contribuito alla nascita e allo sviluppo nella Diocesi di Como dell' "Ordo Virginum" (associazione di vergini consacrate). Nel 1986 è stato nominato Padre Spirituale del Seminario di Como, incarico mantenuto fino al 2003, anno in cui è stato nominato Vicario Episcopale per il Clero. Nel corso degli anni ha predicato numerosi ritiri spirituali a sacerdoti, persone consacrate e laici in varie diocesi italiane.
Nominato Vescovo di Crema il 25 gennaio 2005, ha ricevuto l'ordinazione episcopale nella Cattedrale di Como per le mani del Vescovo Alessandro Maggiolini il 5 marzo ed ha preso possesso della Diocesi di Crema il 19 marzo 2005. Il 4 ottobre 2016 viene nominato Vescovo di Como ed inizia il suo ministero il 27 novembre 2016. Il 29 maggio 2022 papa Francesco ne annuncia la creazione a cardinale, che avviene nel Concistoro Ordinario Pubblico del 27 agosto 2022, diventando titolare, da cardinale presbitero, di Santa Maria Immacolata Regina Pacis in Monteverde - Roma. Da cardinale è membro del Dicastero dei Vescovi (nomina del 13 luglio 2022)
Attuali altri incarichi
Membro della Conferenza Episcopale Lombarda
Membro del Dicastero dei Vescovi
Il Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, dopo aver ricevuto la porpora da papa Francesco il 27 agosto 2022, ha conservato il contenuto dello scudo e del motto (“Fare di Cristo il cuore del mondo”, inserito nel cartiglio in basso) scelti nel 2005 per l’ordinazione episcopale. Resta invariata anche la croce astile posta dietro lo scudo: si presenta con una traversa, come è comune per i vescovi e i cardinali con dignità vescovile. Il galero, il cappello ecclesiastico posto sulla sommità a ornamento dello scudo, insieme alle 30 nappe laterali (15 per parte), sono in rosso, il colore del cardinalato.
Gli elementi dello stemma illustrano le parole del motto «Fare di Cristo il cuore del mondo». Esse concludono il testo di una delle antifone che nella Liturgia delle Ore accompagnano il cantico presente nella lettera di san Paolo agli Efesini (1, 3-10); la frase completa dice: «Ora si compie il disegno del Padre, fare di Cristo il cuore del mondo». Il riferimento a Gesù è presente nella croce astile («In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue»: Ef 1,7) e nella seconda stella – dello stesso colore – che rinvia agli ultimi versetti dell’Apocalisse: «Io, Gesù, sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino» (Ap 22,16).
Le altre due stelle alludono a Maria e ai Magi, testimoni della manifestazione del Figlio di Dio nella nostra carne. Al centro dello stemma, i contorni del cuore di Gesù racchiudono il globo terrestre: l’immagine rimanda alle parole dell’inno («Dio ci ha fatto conoscere il mistero del suo volere, il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra»: Ef 1,10), riprese dall’antifona. Alcune scelte grafiche rendono bene la tensione missionaria ed apostolica: la rappresentazione dei continenti secondo la carta di Peters, più fedele alla loro reale dimensione e meno eurocentrica; i colori dei continenti stessi, che richiamano la pratica del rosario missionario.
Memore di sant’Ansgario, il grande evangelizzatore di cui egli porta il nome, il Vescovo Cantoni spiega personalmente il significato del suo motto e del suo stemma: «Il mio motto episcopale, che riprende un’antifona liturgica, è tipicamente missionario: ci dice che dobbiamo fare nostro il compito di annunciare il Signore Gesù, che brilla d’amore per tutti gli uomini, i quali trovano spazio nel suo cuore. Il nostro impegno è vedere gli avvenimenti e le persone alla luce di Cristo crocifisso e risorto, il quale da senso all’opera di ciascuno, in un disegno unitario per il mondo intero. È molto simile a un’espressione neotestamentaria cara a san Pio X: ricapitolare tutto in Cristo».
Nel rito di creazione dei cardinali, dopo l’imposizione della berretta rossa, il pontefice pone all’anulare destro di ciascun nuovo porporato l’anello cardinalizio, che, come per quello dei vescovi, è segno di fedeltà alla Chiesa.
Gli anelli attualmente in uso furono voluti da papa Benedetto XVI per il concistoro del 24 novembre 2012, quando entrò in vigore l’ultima riforma delle modalità di svolgimento del concistoro ordinario pubblico per la creazione di nuovi cardinali. Fu la prima volta in cui la consegna dell’anello avvenne durante il concistoro stesso e non, invece, come in precedenza, in occasione della Messa che solitamente il Papa concelebrava il giorno seguente con i nuovi porporati.
Nel concistoro pubblico del 27 agosto 2022 papa Francesco donò al cardinale Oscar Cantoni proprio questo anello.
Il gambo dell’anello rappresenta una colonna stilizzata, di quelle che ornano la basilica di San Pietro in Vaticano, e sorregge un castone a forma di croce che contiene una formella in bassorilievo. Lì sono raffigurati i due principi degli apostoli, i santi Pietro e Paolo, ripresi dalle statue antistanti la basilica vaticana, a rappresentare rispettivamente la fedeltà a Cristo e l’impegno all’annuncio missionario. Sopra i due apostoli, quasi ad illuminarli, si trova una stella ad otto punte, chiaro riferimento mariano alla “Stella del Mattino”, uno degli appellativi per la Madonna nelle litanie lauretane. Non visibile, perché sotto la formella, è inciso lo stemma di Papa Francesco.