“Sinodalità e collegialità; riforma del processo matrimoniale; rapporto tra vescovi e sacerdoti”. Si è articolato intorno a questi tre temi il discorso a braccio rivolto dal Papa ai vescovi italiani, in apertura della loro Assemblea generale, in corso in Vaticano fino al 23 maggio. “Vi ringrazio per questo incontro – ha esordito Francesco – che desidererei fosse un momento di aiuto al discernimento pastorale sulla vita e la missione della Chiesa italiana”. Il Papa ha inoltre ringraziato i vescovi presenti in Aula Nuova del Sinodo “anche per lo sforzo che offrite per portare avanti la missione che il Signore vi ha affidato e per essere popolo di Dio con e secondo il cuore del Buon Pastore”. Poi Francesco, parlando a braccio come già aveva fatto lo scorso anno, prima dell’incontro “a porte chiuse” con i vescovi, ha annunciato di voler affrontare alcune questioni già sottoposte all’attenzione dei presuli, “per integrarle con questioni nuove e per vedere a che punto stiamo”.
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