Proprio in questi giorni che precedono il tempo quaresimale, ho incontrato un papà, che mi ha domandato qualche consiglio per spiegare, in modo facile, ai suoi figli cos’è la Quaresima e come valorizzare questo tempo perché diventi una felice occasione per “tenere insieme” tutta la famiglia.
Mi rivolgo allora a tutti i papà e a tutte le mamme perché si preparino a vivere con i propri figli, in modo fruttuoso, la Quaresima in famiglia, per giungere più consapevoli alle feste pasquali.
1. La Quaresima è un tempo in cui ascoltare con maggiore assiduità la Parola di Dio.
Ecco allora una proposta molto semplice, ma ardita: quella di trovare il tempo per leggere, a tappe, i brani del Vangelo di Marco che raccontano la passione, la morte e la risurrezione di Gesù. Il Vangelo di Marco è quello che viene proposto dalla liturgia in questo anno. I capitoli che ci interessano si snodano dal 14 al 16.
Il papà o la mamma leggeranno a piccoli pezzi i diversi passaggi, in alcune sere della settimana, molto lentamente. È un modo semplice, ma efficace, per comprendere il mistero pasquale, ossia quel movimento d’amore che Gesù mette in moto per dare tutto se stesso a Dio padre fino alla morte in croce e così farci diventare figli di Dio, come lui. La gioia di questo dono la vivremo poi insieme, nella nostra comunità parrocchiale, la sera della veglia pasquale, rinnovando le promesse battesimali.
L’ascolto della Parola del Signore può occupare una ventina di sere, leggendo i diversi brani a piccoli pezzi. Sarà un momento di grande unità familiare, una occasione comune per una crescita nella fede. Essa infatti nasce e si sviluppa proprio attraverso l’ascolto della Parola.
2. Papa Francesco ha inviato a tutto il popolo di Dio un messaggio per la Quaresima 2018 (pubblicato sul nostro Settimanale nello scorso numero). In esso ci ha ricordato che l’amore può facilmente raffreddarsi, che la carità, centro di tutto il Vangelo, può facilmente spegnersi nel cuore degli uomini, nelle nostre comunità, ma anche già in famiglia, a causa di tante lusinghe di “incantatori di serpenti”, che in realtà ci rendono schiavi del profitto o di interessi meschini. Offrono facili rimedi, promettono guadagni immediati, ma disonesti, tolgono ciò che è più prezioso e non giovano a rendere la vita buona, bella e felice.
La Quaresima è un tempo di lotta, come Gesù nel deserto, tentato da Satana. Anche a noi il nemico di Dio chiede di pensare esclusivamente a noi stessi, al nostro tornaconto senza curarci degli altri, raffreddando così il nostro amore.
La Quaresima è un tempo di digiuno, quando insieme scegliamo di essere una “famiglia aperta”, offrendo una offerta in denaro, frutto della comune volontà di distaccarci da beni illusori per aiutare qualche fratello bisognoso, diventando in questo modo uno strumento della Misericordia di Dio padre.
È molto importante che i figli scoprano l’elemosina come uno stile di vita, che si traduce anche mediante scelte di condivisione, di tempo regalato gratuitamente, e di qualche sorriso in più, guardando negli occhi, con amore, quanti chiedono aiuto e amicizia. Vi invito a guardarvi accanto a voi per individuare qualche persona sola, bisognosa di beni, ma soprattutto di amicizia. Se oggi il Signore si serve di voi per aiutare un fratello, come domani non provvederà alle necessità della vostra casa?
3. La Quaresima è pure un tempo favorevole per dare maggiore spazio a Dio mediante la preghiera. Vissuta insieme, in famiglia, la preghiera assume un valore particolare. Una famiglia che prega è una famiglia unita. La vostra è una famiglia che prega insieme? Perché non decidere insieme di dare un tono speciale alla vostra casa mediante la preghiera comune, incominciando da questa Quaresima?
Suggerisco una preghiera da vivere insieme, prima di prendere il cibo quotidiano: “Signore, che ci raduni per questo pasto in famiglia, fa’ che ti sentiamo presente tra noi per saziarci del tuo amore e nutrirci della tua stessa vita. Tu che provvedi alle nostre necessità, fa’ che noi non dimentichiamo i nostri fratelli che soffrono, amen”.
Dobbiamo persuaderci che non basta la preghiera personale: bisogna abituarsi a pregare senza vergogna, insieme, in famiglia, genitori e figli. Se preghiamo, possiamo essere certi che il Signore ci dona forze nuove per poter ricominciare ad amare ed Egli ci consolerà durante tutte le nostre prove ed afflizioni.
Carissimi: vi auguro di saper valorizzare al meglio questo tempo santo di Quaresima perché possiate ardere, come il fuoco della Pasqua, di fede, speranza e carità.
Buon cammino quaresimale!
Il vostro vescovo Oscar