SABATO TERZA SETTIMANA DI QUARESIMA

PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 18,9-14)
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pub-
blicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché
non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come
questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di
tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza,
non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicen-
do: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato».

PREGHIERA
Dio, Padre buono,
Tu chiedi a ciascuno di noi di rivolgersi a Te con cuore sincero,
grato, lieto, umile.
Più che misurare le nostre azioni, Tu guardi la libertà del nostro cuore.
Facci la grazia di riconoscere quando in noi abita quel fariseo
che elenca meriti e opere, ma perde di vista l’Amore.
E regalaci l’umiltà di imparare dal pubblicano a non temere
di mettere nelle tue mani le nostre fragilità,
perché diventino dimora della tua Grazia. Amen.

PENSIERO
Hola don Fabio, grazie per il ricordo!
Qui si va avanti normalmente bene, stando con la gente e ac-
compagnando le iniziative, di cui abbiamo parlato quando siete
stati qui.
Per quanto riguarda i quartieri di S. Rosa e dell’Immacolata, che
abbiamo visitato, mi sembra che le cose siano ben avviate e mi-
gliorino sempre. Intanto, avvicinandosi la fine dell’anno pastorale,
mi preparo a un mese di novembre un po’ denso, con matrimoni,
prime comunioni e tanti battesimi: almeno 130, perché buona
parte dei bambini di catechesi familiare e degli adolescenti che si
preparano alla cresima non sono battezzati.
Una esperienza interessante è il gruppo dei disabili -con diverse
disabilità- che si sta organizzando in S. Rosa e a cui partecipo. È
una esperienza positiva: non è la Caritas che si interessa dei disa-
bili, ma sono loro stessi che si occupano dei loro problemi. Quelli
che sono in condizione di farlo partecipano personalmente; altri-
menti li rappresenta un familiare.
Un’altra novità è che si è deciso di costruire il salone comunitariocappella sul cerro, dove vi avevo mostrato. Si è già cominciato a
ripulire il terreno, molto scosceso, da pietre e detriti e ad appia-
narlo per definire meglio il progetto. Ti terrò informato.
Io sto abbastanza bene. Continuo serenamente il mio cammino,
finché Dio vuole e le circostanze lo consentiranno; la prossima
estate ho programmi per visitare e iniziare le attività in alcuni set-
tori nuovi del cerro di S. Rosa.
Bueno, don Fabio: auguri anche a te per il tuo lavoro. Prega anche
per me. Un abbraccio.
Don Savio Castelli
missionario Fidei donum in Perù. Anno 2016

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