Solennità di Sant’Abbondio

Il programma con tutte le celebrazioni

Questo il programma delle celebrazioni nella Basilica del Santo e in Cattedrale, per la solennità del PATRONO DELLA CITTÀ e DELLA DIOCESI DI COMO:

– DOMENICA 25 AGOSTO
Ore 20.45: Concerto della Filarmonica cittadina Alessandro Volta

– VENERDÌ  30 AGOSTO
Ore 18.30: Primi vespri con messaggio alla città. Presiede il vescovo Oscar card. Cantoni

– SABATO 31 AGOSTO
Ore 8.30: Preghiera delle lodi mattutine
Ore 10.00: Santa Messa in CATTEDRALE. Si ricorda che la S. Messa Pontificale del 31 agosto alle ore 10 in Cattedrale, sarà presieduta da mons. Dante Lafranconi, vescovo emerito di Cremona. Egli ricorderà, assieme a tutta la diocesi, con gratitudine, i 60 anni di Ordinazione Sacerdotale. Sono invitati, in modo particolare, tutti i sacerdoti che lo hanno avuto vicino, specialmente durante gli studi in seminario.

Ore 18.00: Santa Messa
Ore 20.45: Concerto in onore di Sant’Abbondio | Soprano Hiroko Ito – Organo Andrea Schiavio

– DOMENICA 1° SETTEMBRE
Ore 16.30: Santa Messa

Tutte le celebrazioni si svolgono nella Basilica di Sant’Abbondio, ad eccezione del pontificale del 31 agosto che si svolge in Cattedrale.

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Il 31 agosto è la memoria liturgica di Sant’Abbondio, quarto Vescovo di Como, vissuto nel V secolo d. C.

Come tradizione il Vescovo Oscar card. Cantoni, presiederà nella basilica dedicata al Santo, patrono della città e patrono principale (insieme a san Felice) della diocesi di Como, la preghiera dei Primi Vespri nel pomeriggio di venerdì 30 agosto, alle ore 18.30. Durante i Primi Vespri il Vescovo rivolgerà il suo Discorso alla Città.

Il giorno successivo, sabato 31 agosto, memoria liturgica di Sant’Abbondio, in Cattedrale, alle ore 10.00, sarà celebrato il solenne pontificale. A presiedere – alla presenza del cardinale Oscar Cantoni – sarà monsignor Dante Lafranconi, vescovo emerito di Cremona e nativo della diocesi di Como. Monsignor Lafranconi ricorderà con gratitudine, in questa occasione, i 60 anni di ordinazione sacerdotale.

«Fare memoria delle radici sante della nostra Chiesa significa attingere ad una storia di santità che ci precede nel passato, ma allo stesso tempo ci spinge e ci incoraggia oggi e nel futuro nella trasmissione del dono della fede». Questo il pensiero di don Michele Pitino, rettore della Basilica di Sant’Abbondio. «Fare memoria – riprende don Pitino – non ha nulla a che vedere con la nostalgia. Mi piace ricordare che questo richiamo è uno dei frutti del nostro recente Sinodo e che il vescovo Oscar ha tanto insistito in tal senso: coltivare una memoria grata, consapevole e responsabile della storia antica e recente della nostra diocesi. In questa storia sant’Abbondio, insieme ai primi martiri e ai primi vescovi, è quasi a capofila di questa lunga schiera. Abbondio, in particolare, con il suo impegno nell’evangelizzazione rimette al centro della nostra attenzione la fede in Gesù Cristo». Con la sua intelligenza e le sue missioni, «ha contribuito alle definizioni della fede cristiana e quindi all’elaborazione del Credo per come ancora lo custodiamo in unità con tutti i nostri fratelli e sorelle nella fede, prima ancora di ogni divisione – conclude don Michele –. Forse anche questo spunto ecumenico, insieme al pungolo di cercare sempre linguaggi adeguati e nuovi per dire la fede, è una bella occasione per celebrare quest’anno il nostro patrono alla vigilia dell’Anno Santo».

 

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