La Consulta diocesana delle aggregazioni laicali (Cdal), che riunisce una cinquantina di realtà, ha immediatamente accolto la proposta del vescovo Oscar di condividere il percorso di solidarietà immediata a favore di persone e famiglie colpite dal venir meno del lavoro a causa della pandemia. Per questo si è già attivata con alcune linee guida e in piena sintonia con le indicazioni diocesane. La Giunta della Cdal evidenzia, nella nota che segue, inoltre i motivi per confermare la sua disponibilità per rilanciare, d’intesa con la pastorale sociale, percorsi di formazione della coscienza alla luce del magistero sociale della Chiesa.
La Consulta diocesana delle aggregazioni laicali (Cdal) condivide motivazioni e obiettivi del “Fondo di Solidarietà Famiglia Lavoro 2020 In memoria di don Renato Lanzetti e di tutte le vittime del coronavirus”. La solidarietà è un valore che coinvolge tutte le componenti di una comunità e, in un tempo di molteplici emergenze, rappresenta un sostegno alla coesione sociale e richiama il primato delle relazioni.
Nelle motivazioni del Fondo diocesano la Cdal legge, accanto a un segno concreto della testimonianza di carità cristiana, c’è l’auspicio che uomini e donne di diverse radici culturali e religiose uniscano le loro forze per realizzare un progetto a favore di persone e famiglie duramente provate da mancanza di lavoro e da difficoltà economiche.
Sono tre le linee sulle quali la Cdal intende articolare la sua azione in risposta al vescovo Oscar che ha motivato e chiesto un ampio sostegno al Fondo diocesano di Solidarietà Famiglia e Lavoro 2020.
Ambito ecclesiale. – Ad avviso della Cdal quella del Fondo è un’occasione per stimolare persone e comunità a compiere gesti di generosità ma anche a compiere una revisione degli stili di vita. Chi ha un reddito certo, chi ha un lavoro sicuro, mentre altri li hanno persi a causa della pandemia, non potrebbe offrire l’equivalente di un’ora di lavoro settimanale o mensile? Ogni cristiano è chiamato a fare propria la logica evangelica dell’obolo della vedova.
Parrocchie e in particolare i vicariati rappresentano per l’organizzazione e per l’attività del Fondo un riferimento operativo di sicura efficacia. Questo vale anche per le aggregazioni laicali che nel contempo sono impegnate con la propria creatività nella sensibilizzazione e nel sostegno di un’iniziativa che è per l’emergenza ma non si ferma all’emergenza.
Ambito culturale- pastorale. Ad avviso della Cdal questo Fondo oltre che esprimere una risposta immediata a un bisogno rilancia la necessità e l’urgenza di riprendere percorsi di formazione della coscienza alla luce della dottrina sociale della Chiesa e del magistero di papa Francesco sul bene comune. La Consulta diocesana delle aggregazioni laicali ha da tempo avviato alcuni passi in questa direzione e, con la pastorale sociale e del lavoro, è pronta a condividere analoghe iniziative sul territorio. Una ripresa di questi percorsi è suggerita anche dal Sinodo diocesano che l’esperienza della pandemia ha scosso ma non ha interrotto.
Ambito, sociale ed economico. Questo Fondo rilancia sul territorio il tema del dialogo tra diversi pensieri e diverse competenze in ambiti sociali, economici e del lavoro. La Cdal ritiene che il coinvolgimento di soggetti istituzionali debba essere finalizzato oltre che a una solidarietà immediata a una ripresa del confronto e del dialogo su problemi sociali ed economici che destano interrogativi e preoccupazioni sul territorio: non ultima quella per le infiltrazioni della criminalità organizzata nella realtà locale.
La Giunta allargata della Cdal: Ac, Acli, Cif, Masci (adulti scout), Forum Famiglie – Cl, Focolari, RnS, Nuovi Orizzonti, Ucid (imprenditori e dirigenti), Ugci (giuristi)