Mercoledì 14 giugno alle ore 21 nella “Sala Convegni del Centro Socio – Pastorale Card. Ferrari in Como (viale Battisti 8), si terrà il terzo incontro-confronto sulla città promosso da Azione cattolica, Acli, Cisl, Compagnia delle Opere, Confcooperative e Forum delle famiglie.
In base al responso delle urne parteciperà all’incontro il sindaco eletto di Como oppure parteciperanno coloro che andranno al ballottaggio.
Punto di partenza sarà il “Messaggio alla città” che le sei realtà laicali hanno concordato e diffuso.
“Non si tratta – affermano i promotori – di un elenco di cose da chiedere ai futuri Consiglieri ma abbiamo ritenuto importante offrire un pensiero sul futuro la cui qualità, in termini di sviluppo e coesione sociale, dipende da alleanze efficaci tra politica, economia, società civile, cultura, educazione. Chiediamo ai futuri Consiglieri comunali di affrontare con determinazione i problemi di oggi e chiediamo anche di esprimere una lungimiranza che dia un respiro nuovo a Como, capoluogo di provincia, città di confine, città europea. Si tratta di pensare e realizzare , soprattutto con le nuove generazioni, una società più coesa e inclusiva, più innovativa e creativa nei processi di sviluppo. L’appuntamento elettorale dell’11 giugno è al centro della nostra attenzione tuttavia il percorso culturale avviato non si concluderà a questa data. Dopo il terzo incontro valuteremo infatti la fattibilità di un progetto comune per seguire l’attività del nuovo Consiglio comunale, per accompagnarla criticamente e con nostre proposte perché Como sappia rispondere alle sfide della globalizzazione, della crisi, delle solitudini, delle marginalità sociali e sappia rispondere alla domanda di futuro dei giovani.
Il ‘Messaggio alla città’ intende dunque essere un riferimento e un invito a una politica con l’iniziale maiuscola, come ha ricordato il 30 aprile scorso papa Francesco. Se così sarà anche le nuove generazioni potranno trovare le ragioni per includere il pensiero e l’impegno politico nelle loro scelte”.
In base al responso delle urne parteciperà all’incontro il sindaco eletto di Como oppure parteciperanno coloro che andranno al ballottaggio.
Punto di partenza sarà il “Messaggio alla città” che le sei realtà laicali hanno concordato e diffuso.
“Non si tratta – affermano i promotori – di un elenco di cose da chiedere ai futuri Consiglieri ma abbiamo ritenuto importante offrire un pensiero sul futuro la cui qualità, in termini di sviluppo e coesione sociale, dipende da alleanze efficaci tra politica, economia, società civile, cultura, educazione. Chiediamo ai futuri Consiglieri comunali di affrontare con determinazione i problemi di oggi e chiediamo anche di esprimere una lungimiranza che dia un respiro nuovo a Como, capoluogo di provincia, città di confine, città europea. Si tratta di pensare e realizzare , soprattutto con le nuove generazioni, una società più coesa e inclusiva, più innovativa e creativa nei processi di sviluppo. L’appuntamento elettorale dell’11 giugno è al centro della nostra attenzione tuttavia il percorso culturale avviato non si concluderà a questa data. Dopo il terzo incontro valuteremo infatti la fattibilità di un progetto comune per seguire l’attività del nuovo Consiglio comunale, per accompagnarla criticamente e con nostre proposte perché Como sappia rispondere alle sfide della globalizzazione, della crisi, delle solitudini, delle marginalità sociali e sappia rispondere alla domanda di futuro dei giovani.
Il ‘Messaggio alla città’ intende dunque essere un riferimento e un invito a una politica con l’iniziale maiuscola, come ha ricordato il 30 aprile scorso papa Francesco. Se così sarà anche le nuove generazioni potranno trovare le ragioni per includere il pensiero e l’impegno politico nelle loro scelte”.