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Introduzione
«Il messaggio cristiano non si può trasmettere “in poltrona”: sempre è in cammino. Sempre. Se tu non ti metti in cammino non potrai trasmetterlo. Gesù è stato tre anni in cammino. Sembrava che vivesse sulla strada. In cammino, sempre, facendo qualcosa. In cammino. Ascoltare, testimoniare, rispondere alle domande, ma in cammino».
Così rispondeva papa Francesco ad un giovane della diocesi di Grenoble-Vienne che si era rivolto a lui chiedendo: “Come trasmettere oggi il messaggio della Chiesa?”
E in cammino anche il nostro vescovo Oscar si pone nuovamente con la Visita pastorale ai Vicariati della diocesi, dopo aver vissuto con l’intera diocesi la celebrazione del Sinodo XI e aver ad essa consegnato il Liber Sinodalis.
Mons. Alberto Pini,
Vicario episcopale per la pastorale
e Delegato per la Visita pastorale
Calendario Visita Pastorale ai Vicariati della Diocesi
Il Logo e il suo significato
Si è pensato ad uno stile fresco e un po’ popolare che potesse raggiungere diverse fasce d’età nella condivisione della gioia per un momento così importante per l’intera nostra Diocesi.
La strada, posta al centro e alla base del logo, è l’elemento ripreso dal logo dell’XI Sinodo diocesano perché la nostra Chiesa, attraverso la Visita Pastorale ai Vicariati, si senta sostenuta e incoraggiata a proseguire il cammino intrapreso e ad essere esperienza che genera “Testimoni e annunciatori della Misericordia”.
Sulla sinistra apre il logo una Chiesa, simbolo della comunità di Dio, priva di porta per una Chiesa in uscita.
La Chiesa non esiste per se stessa, ma in forza di un dono che la fa vivere e che, al tempo stesso, la fa uscire da sé. Tutto può e deve essere maggiormente trasformato nella logica della missione. (INSTRUMENTUM LABORIS cap. 4)
Dalla Chiesa esce il Vescovo per andare verso la Comunità: è simbolo del mandato di Cristo “Va dai miei fratelli e di’ loro”
Con il Vescovo, anche i presbiteri esercitano il sacerdozio ministeriale agendo nella persona di Cristo capo, soprattutto come ministri della Parola, dei sacramenti e come guide ed educatori del popolo di Dio.
I diaconi, intorno al Vescovo e in comunione con i presbiteri, servono il popolo di Dio nella carità e nella liturgia.
I ministeri istituiti: lettore, accolito, catechista. Questa riproposizione di una forte ministerialità comune sostiene e promuove l’identità missionaria di ogni credente, a partire da una rinnovata memoria del proprio Battesimo, che abilita e rende ciascuno discepolo missionario. (INSTRUMENTUM LABORIS cap. 6)
La Casa rappresenta la famiglia, “Chiesa domestica” dei discepoli di Dio.
La famiglia, quale Chiesa domestica, rappresenta la cellula fondamentale della vita cristiana e, per la maggior parte dei fedeli battezzati, consacrati dal sacramento del Matrimonio, costituisce il luogo teologico ove realizzare la propria vocazione. La famiglia è nel mondo presenza e segno di grazia, fedeltà e alleanza con il Signore. (INSTRUMENTUM LABORIS cap. 8)
«Voi siete l’edificio di Dio» (1 Cor. 3,9). Pietre che edificano e pietre vive. Le pietre della Chiesa e della Casa diventano cuore pulsante nella comunità.
Una terra in movimento, che “fermenta vita”. “Va dai miei fratelli e di’ loro”
La dimensione missionaria è costitutiva della Chiesa stessa: ogni sua azione e ogni sua parola devono annunciare e ripresentare la bellezza dell’amore salvifico di Dio manifestato in Gesù Cristo morto e risorto, che attrae a sé ogni uomo e l’intera creazione. In forza del Battesimo tutti siamo chiamati a vivere nella comunione il nostro essere discepoli missionari, cominciando dai contesti di vita quotidiani per giungere agli estremi confini della terra. (INSTRUMENTUM LABORIS cap. 9)
Una comunità in festa che accoglie l’annuncio per rendersi, a sua volta, annunciatrice di misericordia.
La Chiesa è attraversata da dinamiche nuove, da cambiamenti e passaggi che possono destare preoccupazione e spaesamento.
Siamo sfidati a ricercare la nostra autorità davanti al mondo non tanto in una posizione garantita di potere, bensì a fondare la nostra autorevolezza solo nel Vangelo di Gesù e nel mandato che Lui ci ha consegnato di annunciarlo a tutti gli uomini.
Siamo chiamati insieme a rivedere le nostre strutture e le nostre azioni perché tutte le forze siano investite nell’annuncio del Vangelo.
Dare priorità all’evangelizzazione significa concentrarsi al primo annuncio della fede, all’essenziale, a quello che la Chiesa ha sempre chiamato kerigma. (INSTRUMENTUM LABORIS cap. 3)
La Visita Pastorale che dal mese di gennaio 2023 il nostro Vescovo compirà, lo porterà a percorrere tutti i territori della nostra articolata e ampia Diocesi, suddivisa in vicariati, comunità pastorali e comunità parrocchiali. Il logo ha voluto esprimere anche la tipologia dei nostri territori raggruppandoli in tre immagini: le onde per rappresentare il lago; le linee per significare i territori pianeggianti; infine le montagne con le loro valli come immagine dell’estensione della nostra Diocesi.
Preghiera per la visita pastorale ai vicariati
O Padre, ricco di misericordia, come Maria di Magdala, anche noi siamo inviati quali gioiosi testimoni della risurrezione di Cristo, tuo Figlio.
Prepara il nostro cuore perché sappiamo accogliere e interpretare la prossima Visita Pastorale al nostro Vicariato come una occasione favorevole per convertirci al tuo amore. Accendi dapprima in noi il gusto e il fervore della vita cristiana.
O Cristo, volto della misericordia del Padre, divenendo uno di noi, ti sei fatto servo per amore.
Fa’ che i battezzati si sentano tutti coinvolti, con zelo apostolico, nell’annuncio del Vangelo verso gli abitanti del nostro territorio, soprattutto nei confronti di quanti non ti conoscono, di chi ha rinunciato a credere in te, o di chi vuol (ri)cominciare a credere.
O Spirito Santo, amore misericordioso, tu susciti nella Chiesa sempre nuove, continue chiamate al servizio dei fratelli.
Ravviva in noi lo slancio missionario perché la nostra Chiesa sia riconosciuta come una vera casa accogliente, ospitale e sollecita verso i poveri, verso quanti “cercano Dio” con cuore sincero, e insieme desiderano costruire un mondo più solidale e fraterno.
Santissima Trinità, misericordia infinita, io confido e spero in Te.
Amen.
vescovo Oscar card. Cantoni
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