Cari amici che state per essere ordinati diaconi:
la vostra è una scelta di libertà: grati del dono che ricevete, siete pienamente consapevoli degli impegni che oggi vi assumete davanti a Dio e alla comunità cristiana. C’è di mezzo il vostro futuro, ossia la vostra riuscita per una piena felicità.
Anche il popolo di Dio potrà usufruire della vostra scelta se essa sarà una immersione totale, continuamente rinnovata, nel mistero della Croce, di cui oggi, per una felice coincidenza, celebriamo la festa.
Per potervi definire veri discepoli del Signore, dovete aver accettato di scegliere la croce come il segno più evidente e lo strumento più efficace che vi rende simili a Cristo, servo del Padre e dei fratelli.
Egli ha trasformato la croce in un albero di vita, in un vessillo di gloria, quando, al contrario, essa era considerata uno strumento di condanna a una morte atroce.
Gesù ha scelto consapevolmente la croce quale frutto della sua dedizione incondizionata a Dio padre, che ha riconosciuto proprio nella croce del Figlio l’atto supremo del suo amore e della sua piena e totale fiducia.
Cosa significa per voi immergervi nel mistero della Croce?
Significa assumere nella vita corrente, dentro la vostra umanità, i sentimenti del Figlio di Dio, coltivando innanzitutto l’umiltà, che è la base di ogni vera grandezza.
Quindi una bontà incondizionata verso tutti e sempre, un tenero amore per la santa madre Chiesa, che si esprime attraverso l’ obbedienza filiale, nella piena disponibilità a servire, non solo là dove vorreste, ma dove c’è bisogno.
Solo se immersi nel mistero della Croce potrete rinunciare a possedervi, ossia a gestirvi in proprio, cercando interessi personali, secondo calcoli ben preparati e tenacemente difesi. Saprete cioè tradurre dentro la vostra umanità l’immagine del Figlio di Dio, che ha accettato di darsi tutto a tutti, nella consegna totale di sé.
Chi accoglie nella propria vita il mistero della croce accetta pure una apparente insignificanza all’interno del mondo.
Ciò comporta insieme la piena accoglienza delle leggi del Regno di Dio, che includono fatiche e prove, a volte anche incomprensioni, con la possibilità, però, di sperimentare la pace interiore, frutto segreto dell’opera di Dio, che si mantiene fedele e che nel tempo realizza fecondità inimmaginabili.
Se scegliete di vivere immersi nel mistero della croce potrete confidare nella forza e nella potenza del Risorto, che moltiplica tutte le energie di bene presenti in voi, fino a farvi sperimentare la dolcezza della comunione con Dio e con i fratelli, un amore appagante che va al di là di ogni immaginazione, unita a una gioia profonda, che ripaga ogni fatica e che sfocia nella consolante certezza dell’amore di Dio che non viene mai meno, nonostante le umane debolezze.
Cari amici, a sostegno della vostra scelta, del tutto libera, contate sull’affetto, la vicinanza e la fiducia della intera nostra Comunità, che prega con voi e per voi, invocando con ardore lo Spirito santo. Contate sulla mia paternità e sulla fraternità di tutto il nostro Presbiterio, insieme alla vicinanza affettuosa di tutto il popolo di Dio.