25 marzo 2021 - Santuario S, Maria della Sassella, Sondrio

Dedicazione del Santuario della Sassella – Maria, Porta della Misericordia

Il santo popolo di Dio ha un “fiuto speciale” per riconoscere i doni di Dio e li imprime nella memoria collettiva, così da sfidare i secoli mantenendone intatto il ricordo.
Questa sera, nell’elevare a santuario la chiesa della Sassella, non facciamo altro che confermare un antico e già riconosciuto luogo di fede e di santità, che ha permesso a tanti cristiani, lungo il tempo, di godere di uno spazio prezioso attraverso cui mantenersi fedele e corrispondere con gratitudine ai benefici ricevuti.
Il santuario della Madonna della Sassella è da sempre ritenuto tale dagli umili devoti di Maria, che lo hanno identificato quale presidio prezioso per il loro cammino di fede dentro le circostanze, liete e tristi, che si sono via via succedute lungo i secoli.

È nota la grande devozione alla Madonna che ha felicemente caratterizzato nella storia queste nostre terre.

Lo confermano i numerosi e splendidi santuari mariani, che costellano come sentinelle, a baluardo e presidio della fede, la nostra Valtellina dalla Madonna di Valpozzo a Piantedo, a Morbegno, il santuario dell’Assunta, a Tresivio, con la santa casa di Loreto, salendo a Tirano e a Grosotto, e quindi in Val Chiavenna, con l’amato santuario di Gallivaggio, ora in ricostruzione, miracolosamente salvato da una frana, il 29 maggio 2018, per non citare che i più noti.

A questo serve il continuo riferimento a Maria: a rimanere costantemente uniti al suo Figlio Gesù, unico salvatore del mondo; per usufruire della grazia che Maria ci ottiene per vivere secondo il vangelo di Gesù. Da Maria, poi, impariamo la sua piena docilità alla volontà di Dio e a seguire il suo Figlio Gesù, riconosciuto anche nei fratelli più umili e poveri.

Un’altra importante dimensione va però sottolineata questa sera.

La nostra Chiesa locale, collegando insieme il messaggio spirituale di tre santuari mariani, dislocati lungo il nostro territorio diocesano, riconosce un tema ricorrente che conferma ed esalta una verità centrale del cristianesimo.

E’ la misericordia di Dio che caratterizza il messaggio speciale che la Chiesa di Como ha ricevuto lungo i secoli, fino ad oggi, come prezioso dono, che a nostra volta deve essere ritrasmesso alla Chiesa intera.

La misericordia, che è il cuore di Dio Trinità, collega il santuario di Gallivaggio (Maria, madre della Misericordia) a quello, di più recente costituzione, di Maccio di Villaguardia, in provincia di Como (2010), dedicato alla SS. Trinità misericordia, per riconfermarsi qui, al santuario della Sassella, da ora denominato “Maria, porta della misericordia”.

Qui alla Sassella, Maria attira i suoi figli per aprire loro la porta della Misericordia. Essa diffonde ciò che ha ricevuto da Dio Trinità, essendo la Figlia del Padre, la Madre del Figlio e la Sposa dello Spirito. Essa ci introduce come porta della misericordia nel cuore del Figlio suo. Egli ci spalanca l’eternità, perché ci ha promesso: “Chi entra attraverso di me sarà salvo”.

La misericordia di Dio è stata donata in pienezza a Maria perché innanzitutto fosse in grado di rispondere alle attese di Dio su di lei. Attraverso il suo sì, di cui oggi la Chiesa fa memoria, è diventata Madre di Cristo, e proprio attraverso la sua docile adesione, ha permesso che il Figlio di Dio potesse diventare figlio dell’uomo e condividere in pieno la nostra fragile umanità.

Con il suo sì tutto umano, Gesù, a sua volta, ci ha aperto la strada del cielo.

“Nessuno come Maria ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne”, ci insegna papa Francesco nella bolla di inizio dell’anno del Giubileo della Misericordia (2015).

Assunta nella gloria del cielo, Maria continua ora a svolgere il compito materno di confortare e sostenere i suoi figli, permettendo che essi possano attraversare la “Porta della Misericordia” e aprirsi così alla rivelazione dell’amore infinito del Padre e sperimentare che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti, senza escludere nessuno.

Il grande fiume della Misericordia, che è l’acqua battesimale, dono dello Spirito, scorre senza sosta dal cuore della Trinità e continua ad irrigare, purificare e sanare il cuore dei fedeli.

Da questo santuario, Maria attende i suoi figli, discepoli amati di Gesù, per irrorarli di ciò che Essa per prima ha ricevuto e sperimentato.

Maria è porta della misericordia perché attraverso di Lei, possiamo accostarci al Signore Gesù, volto della misericordia del Padre.

Maria, da questo santuario ci offre in abbondanza la misericordia di Dio, per farci attraversare i sentieri aridi della vita, immersi come siamo nella sofferenza e nel dolore, e ricevere una parola di speranza, di consolazione e di vita nuova.

Plasmati dalla Misericordia sapremo anche noi, a nostra volta, rinnovare il nostro “sì, eccomi”, ogni qualvolta il Signore ci chiama.

 

25/03/2021
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