Cristo risorto, vincitore del male, del peccato e della morte, apre oggi le porte del Paradiso al nostro caro don Silvano, dopo un lungo periodo di purificazione, accettato nella fede e sorretto da quanti se ne sono presi cura, seguendolo amorevolmente.
Don Silvano è in cammino verso la Città santa, la dimora di Dio con gli uomini, dove non c’è più la morte, né lutto, né lamento, né affanno.
la preghiera della Chiesa qui riunita, in comunione con altri fratelli e sorelle che ci seguono spiritualmente, a partire dal nostro presbiterio, ne affretta l’arrivo, così che don Silvano possa sentirsi abbracciato dall’amore privilegiato che il Signore risorto riserva per tutti i suoi amici, per coloro cioè che hanno lasciato tutto per seguirlo e lo hanno testimoniato vivente in mezzo al popolo di Dio.
Don Silvano ritorna oggi nella sua comunità cristiana di partenza, dove ha ricevuto il primo annuncio della fede, rientra in quel l’ambiente di vita dove ha compiuto i primi passi nella sequela del Signore, sostenuto dall’ esempio di fede della sua famiglia, ma anche di tanti cristiani, spesso umili e inconsapevoli di essere dei credenti esemplari. Un giorno è stato accolto in questa Comunità come presbitero della chiesa di Dio/: un dono di cui tutta questa Parrocchia, che ha dato anche altri sacerdoti e religiosi, si è rallegrata.(correva l’anno 1964). Ora la morte non è che un passaggio, una porta di accesso alla piena comunione con Dio, in una intimità particolare, frutto della morte e della risurrezione di Gesù.
Gesù è venuto sulla terra proprio per questo: per permettere che tutti i suoi fratelli in umanità abbiano la vita eterna, ossia la piena comunione con il Padre, con la stessa intimità con cui egli, il Figlio, è in relazione con Dio padre.
Questa comunione con Dio è iniziata già anche per noi dal momento che abbiamo ricevuto il Battesimo, dono che la notte di Pasqua abbiamo confermato, con il rinnovamento delle promesse battesimali. Vivere da risorti, anticipando la vita nuova, che comporta anche una relazione di fraternità con gli altri, è un compito ineludibile, frutto appunto del Battesimo Ricevuto.
Don Silvano è ora avviato a una vita risorta in pienezza, che comporta anche una gioia senza fine, secondo la promessa che il Signore riserva in particolare ai servi buoni e fedeli.possa egli entrare nella comunione dei Santi e godere con loro la gioia senza fine.