24 febbraio 2019

Incontro con la Chiesa evangelica di Como

Domenica 24 febbraio il Vescovo monsignor Oscar Cantoni si è recato in visita presso la Chiesa evangelica pentecostale “Emmanuel” di Como. Ad accompagnarlo, don Enzo Ravelli, delegato diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso. Diversi i fedeli della comunità che ogni domenica si ritrova presso la struttura di via Borgovico. Ad accogliere il vescovo, il pastore Domenico Di Giandomenico. Durante l’incontro questo il saluto rivolto dal monsignor Cantoni ai fedeli presenti.

Cari fratelli e sorelle: oggi si compie un desiderio che da tempo coltivavo nel cuore, accogliendo il vostro invito a visitarvi in un momento significativo della vostra Chiesa. Fino a quando sono giunto in diocesi ho voluto incontrare  presto i responsabili della vostra Comunità e sentirmi in sintonia con voi tutti, che avete a cuore il comune nostro desiderio di annunciare il Vangelo e di testimoniarlo nella gioia di una vita rinnovata. Eccomi qui con voi a rappresentare tanti cristiani di questo nostro territorio che come me anelano alla comunione fraterna, fondata sulla carità e sulla verità. Una visita che sicuramente rafforzerà l’amicizia, la stima e il rispetto tra le nostre due tradizioni religiose.

La nostra epoca esige con urgenza gesti di pace e di riconciliazione tra le diverse confessioni cristiane, tanto più che viviamo in un tempo in cui il mondo attorno a noi soffre gravi lacerazioni e vengono realizzate, a più livelli, nuove forme di esclusione e di emarginazione. La fedeltà alla storia e ai segni dei tempi esige che, come cristiani, pur venendo da tradizioni complementari e da cammini a volte di divisione e di lontananza, oggi offriamo compatti la nostra testimonianza di Chiese che annunciano al mondo che una nuova modalità di vita è possibile, fondata sul rispetto reciproco, sulla vicinanza solidale, sull’amicizia, anticipando così il mondo rinnovato nella signoria di Cristo, riconciliato nell’amore.

Lo esige ancora di più l’appello all’unità che il Signore ha comandato ai suoi discepoli prima di salire al Padre: “Che siano una cosa sola!”. La lacerazione della veste inconsutile di Cristo è uno scandalo che ancora permane nelle nostre Chiese ed esige urgenti gesti di purificazione, di conversione e di riconciliazione, atti di obbedienza a Dio e di amore al mondo. Diversamente, non potremo essere modelli attraenti per chi non crede al Vangelo e, ancor peggio, non saremmo obbedienti alla voce dello Spirito, che ci invita invece all’unità nella diversità.

In questi anni sono tate tante forme di collaborazione tra le Chiese. Conoscendosi meglio allontanando ogni forma di sospetto, abbiamo imparato ad apprezzare i diversi doni spirituali che lo Spirito del Signore ha suscitato e distribuito alle nostre Chiese. Nel rispetto e nella fiducia reciproca, abbiamo avvertito la necessità di camminare insieme e perciò abbiamo favorito innanzitutto la preghiera comune. Sono state promosse tante forme di collaborazione, quali il servizio ai poveri e la custodia del creato tuttora minacciato, mentre a livello teologico prosegue un cammino fatto insieme, testo ad approfondire le verità della fede. 

Un compito che ci accomuna e che oggi si presenta come una sfida è l’impegno di tener vivo nella società contemporanea la sete dell’assoluto, al ricerca di Dio, non permettendo che prevalga una visione dell’uomo che riduce la persona umana solo a ciò che produce a a ciò che consuma. Sono numerose le persone in ricerca della verità, della bontà e della bellezza: anch’esse possono unirsi a noi, nell’impegno a difesa della promozione della dignità di ogni uomo, nella costruzione di una convivenza pacifica tra i popoli e nel custodire con il cura il creato.

Questa mia visita deve essere considerata quale dono del Signore che ci invita a duna rinnovata amicizia, preludio per una generosa e costante collaborazione. Intanto ho il piacere di invitare un vostro rappresentante quale uditore alle assemblee del nostro ormai imminente Sinodo diocesano, intitolato: “Annunciatori e testimoni della misericordia di Dio”. Sarà un’occasione di grazia per tutti noi, chiamati a tradurre la misericordia del Signore, centro e cuore della rivelazione evangelica, dentro le realtà umane del nostro tempo, nel nostro comune ambiente di vita.

Il Signore vi benedica, vi illumini econ la grazia del Suo Spirito e vi doni abbondanti grazie celesti.

Oscar Cantoni
Vescovo di Como

27/02/2019
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