Caro don Stefano,
sono lieto di presentarti a questa Comunità parrocchiale qui riunita, che ti accoglie come suo nuovo pastore con piena di fiducia, con molta gioia ed entusiasmo.
È una Comunità di battezzati che, con la conduzione di don Teresio Barbaro, che saluto e ringrazio, hanno vissuto una progressiva maturazione di fede, distesa lungo gli anni, così da non disperdersi nel tempo di assenza del parroco, in questi mesi, come può spesso capitare altrove.
Segno chiaro di un coinvolgimento corresponsabile di tanti, così da sentire come propria la gestione dell’intera Comunità parrocchiale, affidata alla presenza solidale di molti laici, uomini e donne di ogni età, giovani compresi.
Insieme alla presenza di don Marco Cairoli, delle consacrate dell’Ordo Virginum, delle religiose di S. Giuseppe dell’Apparizione, coordinate dal vicario foraneo, don Gigi Zuffellato, molte persone hanno mantenuto viva l’attesa del tuo arrivo, ma anche si sono impegnate a proseguire nel percorso ordinario della Comunità, in tutti i suoi aspetti.
Questa è l’immagine di una Chiesa sinodale, che tiene conto della partecipazione e dell’apporto di tutti e insieme promuove varie forme di ministerialità, come è raccomandato nel libro sinodale “Testimoni di misericordia”.
Si tratta di uno stile irreversibile di coinvolgimento pastorale, quindi destinato a svilupparsi anche in futuro, sostenuto ora dall’apporto creativo e comunionale, frutto della tua presenza.
La tua esperienza pastorale, vissuta in ambienti molto differenti tra loro, a Cermenate prima e successivamente a Livigno, la tua preparazione intellettuale, avendo frequentato tra l’altro la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, faciliterà e confermerà lo stile del tuo servizio in questa tua nuova Comunità.
Essa da te si attende molto, a cominciare dalla promozione piena di queste dimensioni di sinodalità, ministerialità e missionarietà qui già in uso, e che sono esattamente le scelte diocesane per le quali è in corso attualmente la visita pastorale ai singoli vicariati.
Incomincia, quindi, con serenità e ottimismo, il tuo servizio pastorale in questa bella Comunità di fede, riconoscendo la presenza viva del Signore Gesù, sposo e pastore della Chiesa, che ti sostiene e ti illumina con il suo Spirito.
Sei il più giovane tra i parroci della diocesi e questo è un segno chiaro e indubitabile di fiducia, che deve rassicurarti nel tuo quotidiano impegno.
Sentiti pienamente coinvolto con la vita del Vicariato nel quale ti inserisci e vivi sempre in comunione stretta con gli altri Confratelli sacerdoti, che con gioia ti accolgono e ti assicurano amicizia, stima e collaborazione.
Io ti sono vicino con affetto di padre e di fratello e per te chiedo alla Trinità santa che ti custodisca e ti renda sempre più un uomo di comunione e di pace, a immagine di Lei, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen
Oscar card. Cantoni
Vescovo di Como