È festa nella Fraternità Santo Spirito, qui a Colda, per fra’ Andrea, che questa sera, nel desiderio di seguire più da vicino cristo Signore, gli consacra tutte le sue energie, fisiche e spirituali, in maniera definitiva.
A lui ci uniamo con gioia tutti noi, lieti e consolati che questo nostro fratello intenda donare al Signore tutta la sua esistenza e offrirgli il suo cuore per la intera sua esistenza.
Lodiamo il Signore, nello stesso tempo, anche per il dono dei cinque nuovi sacerdoti, consacrati sabato mattina in Cattedrale. È una gioia grande per tutti noi, stupiti e commossi per il grande atto di donazione che essi hanno offerto.
Siamo consapevoli che la loro scelta, come quella di fra’ Andrea, richiede molto coraggio e determinazione.
Ci rallegriamo quindi perché nella nostra Chiesa non mancano quanti osano rischiare tutta la loro vita fidandosi del Signore, fino a vivere, a tempo pieno, a servizio della Chiesa e quindi del popolo di Dio.
La parola di Dio che abbiamo ascoltato ci aiuta a leggere la chiamata a seguire Gesù come il frutto di una iniziativa divina, che sceglie non chi è adatto o particolarmente disposto, ma rende adatti coloro che ha scelto, nel suo grande disegno di misericordia.
Si tratta sempre di persone umili e povere, che contano non tanto su loro stessi, quanto piuttosto sulla fedeltà amorosa di Dio.
Abbiamo ascoltato nella prima lettura: “umilio l’albero alto e innalzo l’albero basso, faccio seccare l’albero verde e germogliare l’albero secco”. Espressioni tanto vicine a quelle del cantico del Magnificat, dove è detto: “abbasso i potenti dai troni, e innalzo gli umili”.
Il pensiero di Dio non si smentisce, egli continua a mantenere lungo i secoli il suo stesso stile d’azione, avvalendosi sempre degli umili e preferendo i poveri di spirito e i puri di cuore.
La nostra sensibilità moderna vorrebbe constatare la presenza e l’efficacia del Regno di Dio mediante segni clamorosi. Egli, invece, paragona il regno di Dio a un umile granello di senape, il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno. Un granello destinato, tuttavia, a diventare un grande albero, su cui gli uccelli del cielo possano fare il nido alla sua ombra. Solo nel tempo il regno di Dio realizza i suoi frutti a beneficio di coloro a cui il Signore farà dono.
Caro fra’ Andrea, mantieniti sempre umile e lieto. Spera nel Signore, egli condurrà a termine la tua opera, cioè il frutto della tua preghiera, offerta a servizio del mondo e maturerà persone che tu stesso hai seguito, senza che tu abbia potuto prevedere, né immaginarti, il loro esito felice. Confida in Dio ed Egli porterà a compimento in te la sua opera.
Oscar card. Cantoni